Covid a Procida, Casale accusa i ristoratori, la replica: «Ingeneroso»

Covid a Procida, Casale accusa i ristoratori, la replica: «Ingeneroso»
È polemica sulle parole dell’imprenditore procidano Adriano Casale che ha lanciato accuse ai ristoratori procidani sul Covid. «La nascita di nuove imprese, in...

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È polemica sulle parole dell’imprenditore procidano Adriano Casale che ha lanciato accuse ai ristoratori procidani sul Covid. «La nascita di nuove imprese, in nuove forme dinamiche ed aggregative che facciano trovare i nostri territori pronti all’auspicato prossimo turismo, è sempre salutata con favore», afferma Fabrizio Luongo, vicepresidente vicario della Camera di Commercio di Napoli, il riferimento è all’articolo apparso sulle pagine de Il Mattino che parlavano dell’attività avviata da Adriano Casale che nell’intervista accusa i ristoratori procidani di aver diffuso il Covid sull’isola. «Esprimo però profondo disappunto  prosegue il numero due del Palazzo della Borsa - quando gratuitamente pur di fare notizia polemica si getti fango su categorie come quelle dei ristoratori accusati di aver contribuito alla diffusione del Covid. La cosa non solo è falsa e priva di fondamento perché non oggettivamente provata, ma offende gravemente un comparto che ha dato grande dimostrazione di responsabilità, tolleranza e pazienza, investendo, resistendo e pazientando una categoria tra quelle più martoriate dalle rigide scelte governative. Casale poteva risparmiarsi tale gratuità di intervento, la nostra solidarietà va ancora una volta ai ristoratori che dimostrano superiorità e senso di responsabilità». 

Sul caso si esprime anche Casartigiani Procida per voce del presidente Maurizio Frantellizzi: «Stigmatizziamo le affermazioni lesive di Casale, Casartigiani si riserva ogni azione a tutela della categoria per diffamazione e danni al comparto, invitiamo il sindaco a esprimersi in tutela dell’imprenditoria del settore presente sull’isola». E Ciro Brancaccio per Aicast Procida aggiunge: «Occorre maggior senso di responsabilità da parte di Casale, se il suo intento era farsi pubblicità ci è riuscito, sebbene negativamente, in un momento di difficoltà gli imprenditori devono essere coesi a risolvere i problemi comuni e dimostrare tanto buon senso».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino