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Inviato a Pontecagnano
Di fatto, dall'inizio della pandemia, i campani a differenza di altrove non hanno mai tolto la mascherina. E così, almeno sino all'inizio della primavera, anche se il ministero della Salute proprio ieri ne ha archiviato l'obbligo, almeno all'aperto, già da dopodomani e sino al 31 marzo. E a prescindere dalla colorazione delle zone. Ma la Campania potrebbe decidere di andare in direzione diversa. A metterlo subito in chiaro è il governatore De Luca che, ieri mattina, ne approfitta per menare anche un paio di fendenti al governo: «A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il Covid rompendo il termometro...», ironizza lui. Anche se il governatore, e forse è la prima volta sempre dall'inizio della pandemia, si mostra più ottimista riguardo all'uscita dall'emergenza Covid.
Ieri mattina, quello del governo, era ancora un semplice orientamento del tutto da limare. Poi ieri pomeriggio ecco l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che cancella l'uso del dispositivo di protezione all'aperto (ma bisogna sempre portarla con sé). A meno, ovvio, che non ci siano situazioni di particolari affollamento. Ma De Luca è di tutt'altro avviso e lo spiega ieri mattina a margine del cantiere per l'allungamento della pista dell'aeroporto di Pontecagnano.
«Le mascherine? Non andiamo di fretta, in Campania la terremo qualche settimana in più. Avevate fretta di andare a gavazzare di farvi il Carnevale e invece ci manteniamo prudenti. Almeno per il mese di febbraio la terremo per arrivare alla fine dell'emergenza in Italia, che è fissata per la fine di marzo», spiega De Luca ipotizzando un obbligo tutto campano che possa arrivare almeno sino a metà marzo. «Sarebbe irresponsabile togliere l'obbligo di mascherina nel momento in cui andiamo verso il Carnevale, San Valentino, feste e festini. È chiaro che ci avviamo verso l'esaurimento della quinta fase di contagio, la situazione sta migliorando nettamente», aggiunge lui senza sapere che a Roma, di fatto, gli uffici del ministero della Salute hanno già approntato l'ordinanza. Anticipando i tempi, perché si era parlato di lunedì, e cancellando anche una misura che vale per tutte le regioni e non solo quelle in zona bianca.
Decisione che costringerà palazzo Santa Lucia, già oggi, a verificare se ci sia un varco per un'ordinanza regionale che obblighi ancora l'uso della mascherina.
Anche se De Luca non rinuncia a punzecchiare il governo.
«Abbiamo registrato nelle scorse settimane cose francamente demenziali, in modo particolare in relazione al mondo della scuola. Le ordinanze nazionali hanno mandato al manicomio le famiglie e i docenti. Stendiamo un velo pietoso, è stato qualcosa di indescrivibile quello che hanno fatto per la scuola», attacca lui riferendosi proprio allo scontro sulla scuola davanti ai giudici del Tar che hanno bocciato proprio un'ordinanza regionale per prolungare la Dad sino a gennaio. Ed è un qualcosa che De Luca comunque non ha ancora digerito.
Poi si fa più ottimista: «Andiamo avanti cerchiamo di completare la campagna di vaccinazione per i bambini. Ieri (due giorni fa, ndr) eravamo a 181mila bambini vaccinati nella fascia 5-11 anni, quindi la cosa va bene. Dobbiamo completare - conclude - questa fascia di vaccinazione, per il resto cominciamo a guardare davvero con fiducia e serenità al futuro. È del tutto evidente che stiamo uscendo ormai dall'epidemia». Ed è la prima volta, dall'inizio della pandemia, che De Luca si mostra finalmente ottimista.
Il Mattino