Covid in Campania, ospedali in affanno e pronto soccorso sotto stress: «Mancano medici e infermieri»

Covid in Campania, ospedali in affanno e pronto soccorso sotto stress: «Mancano medici e infermieri»
La difficile gestione dei positivi asintomatici che hanno scoperto di avere il Covid dopo il ricovero in ospedale per altre patologie, e i problemi derivanti dalla sospensione...

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La difficile gestione dei positivi asintomatici che hanno scoperto di avere il Covid dopo il ricovero in ospedale per altre patologie, e i problemi derivanti dalla sospensione degli interventi chirurgici programmati e in elezione. Sono due delle criticità negli ospedali campani nella quarta ondata Omicron secondo il rapporto della Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri. I pazienti ricoverati nei reparti di medicina degli ospedali della regione presentano in generale un quadro clinico di media gravità.

Età compresa tra i 41 e i 60 anni, di cui tra il 50 e il 60% non vaccinati è l'identikit dei ricoverati «per» Covid negli ospedali della regione. La Fadoi evidenzia come i pronto soccorso campani siano sotto stress e come con molte difficoltà si riesca a isolare i pazienti positivi asintomatici nei reparti no Covid aumentando comunque i rischi per gli altri ricoverati. Di difficile gestione le assenze del personale sanitario a seguito dei contagi diffusi anche tra gli operatori ospedalieri. In diversi ospedali cittadini si è assistito alla conversione delle Medicine in medicina Covid con difficoltà nel curare i non Covid.

«Inoltre rispetto alle precedenti ondate quest'ultima ci pone davanti a pazienti con patologie pregresse che giungono al ricovero per riacutizzazioni o nuove acuzie ma asintomatici per Covid», afferma la presidente Fadoi Campania e Dirigente nella Medicina Interna 2 del Cardarelli di Napoli, Maria D'Avino. «Nel nostro ospedale - prosegue - nei reparti di degenza ordinaria sono previste stanze di isolamento in attesa di spostamento/trasferimento all'interno della stessa struttura o struttura esterna. C'è ancora grande difficoltà nel reperire personale medico e soprattutto infermieristico, oltre quelli che si ammalano. In Irpinia, sia ad Ariano Irpino che al Moscati di Avellino sono ovviamente gli internisti a gestire, anche se in entrambe le realtà stanno aprendo un reparto misto chirurgia, ortopedia, ginecologia ed ostetricia. Non conosco altre realtà dove sia stato ipotizzato un percorso simile».

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Il Mattino