Covid, il vecovo di Acerra: c'è un nesso tra la pandemia e la crisi ambientale

Covid, il vecovo di Acerra: c'è un nesso tra la pandemia e la crisi ambientale
«Questa pandemia ha dimostrato che non esiste una crisi sociale, o una crisi ambientale: c'è invece un nesso tra le due cose. Anche con la deforestazione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Questa pandemia ha dimostrato che non esiste una crisi sociale, o una crisi ambientale: c'è invece un nesso tra le due cose. Anche con la deforestazione dell'Amazzonia, che stiamo saccheggiando e chissà quanti virus erano là depositati e avevano il loro ambiente naturale, e la sua distruzione provoca il loro espandersi». Lo ha detto il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, nel corso dell'omelia della messa di Natale, durante la quale ha posto il punto sul nesso tra inquinamento ambientale e pandemia.

«Non si può puntare solo alla profilassi dei vaccini - ha aggiunto - se non si rimuovono le cause. È un grave errore puntare solo sui vaccini e dimenticare che le pandemie sono dei drammi che non potremo evitare senza ridurre le vere cause che sono a monte, come l'inquinamento, la deforestazione dell'Amazzonia che stiamo saccheggiando e chissà quanti virus erano là depositati e avevano il loro ambiente naturale, e le deforestazioni provocano il loro espandersi. Se non rimuoviamo le cause, fatto questo vaccino, speriamo al più presto, saremo in attesa del prossimo virus e del prossimo vaccino».

«Pensavamo di restare sani nonostante le ferite inferte al nostro territorio - ha proseguito il presule - abbiamo costruito un sistema che non permette al pianeta di respirare e la natura si ribella attraverso questo folletto che si attacca ai polmoni e ci uccide. È stato un errore anche cancellare la commissione regionale sulla terra dei fuochi: hanno cancellato un simbolo, quasi non si debba parlare della terra dei fuochi, per non farci del male da soli. Una parola che vorrei cancellare anche io - ha concluso monsignor Di Donna - ma il problema rimane, così come resta il problema dei tumori. Ormai sembra si muoia solo di Covid, gli altri si possono arrangiare». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino