Ennesima orribile pagina della vertenza Manital Idea di Ivrea. Il 31 gennaio il tribunale di Ivrea, salvo "miracoli" dell'ultimo secondo, dovrebbe certificare il...
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Una situazione destinata a peggiorare ulteriormente nelle prossime settimane. Con una procedura d'emergenza varata negli scorsi mesi il Miur ha deciso di stabilizzare definitivamente gli ex Lsu e destinarli alle scuole del territorio. Secondo quanto assicurato le prime stabilizzazioni - e le conseguenti immissioni in ruolo - dovrebbero concretizzarsi entro il prossimo mese di marzo. La realtà, però, sembra al momento ben diversa dalle ottimistiche previsioni del Ministero dell'Istruzione. Le complesse pratiche burocratiche - necessarie per scovare i "furbetti" che, pur non avendo diritto all'immissione in ruolo, hanno fatto domanda - sono ancora ben lungi dall'essere completate. Moltissimi lavoratori in queste ore stanno ricevendo inviti a recarsi negli uffici scolastici regionali per fornire dati certi e documentati sulla loro situazione lavorativa. L'immissione in ruolo, infatti, sarà garantita solo per coloro i quali potranno dimostrare almeno 10 anni di servizio.
Per creare un "fronte" unito contro i disservizi relativi ai mancati interventi di pulizia e alla negazione del diritto allo studio per centinaia di bambini campani, la scorsa settimana è nato il Coordinamento dei genitori delle scuole dell'infanza e primaria di Napoli, un "pool" di genitori che sta cercando una interlocuzione con gli enti regionali e con il Ministero. «Soprattutto le scuole che fanno tempo pieno e le scuole dell'infanzia sono in difficoltà - ha spiegato Diego Barletta, portavoce del coordinamento - dal momento che con la crisi di Manital si è creato un vero e proprio effetto domino che ha ricadute sull'offerta formativa per i nostri figli. Chiediamo al Ministero di trovare una soluzione al più presto - prosegue Barletta - e la nostra proposta è quella di procedere, in attesa della stabilizzazione, alla nomina di supplenti che possano garantire la pulizia e il decoro delle aule. Ci è stato risposto che per avere accesso a questo tipo di procedure sono necessari numerosi passaggi anche di carattere politico. Noi - ha poi concluso il portavoce del coordinamento - comprendiamo tutte le difficoltà, ma pretendiamo che per i nostri figli sia garantito il diritto allo studio in aule pulite e dignitose e che non ci siano ulteriori riduzioni di orario».
In attesa di ulteriori sviluppi sulla vertenza, sono molte le scuole napoletane - tra cui gli istituti Quarati, Vanvitelli, Cuoco Schipa, Bovio Colletta e Russo Montale - costrette a ridurre gli orari. La richiesta di autorizzare le scuole ad assumere supplenti a tempo determinato è stata inoltrata al Ministero dell'Istruzione dai dirigenti scolastici e dall'ANQUAP - Associazione nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche - finora senza alcun esito.
Un ulteriore controsenso riguarda alcune decine di lavoratori che prestano servizio in alcune scuole dell'area vesuviana. Manital non ha inviato alcuna lettera che annunci la cessazione del rapporto di lavoro e, a causa di quella che si prefigura come una incomprensibile negligenza da parte dell'azienda che si sarebbe resa irreperibile anche per i rappresentanti sindacli, i lavoratori sono costretti a recarsi ugualmente a lavoro per non rischiare di incappare in sanzioni relative alla mancata presenza sul posto di lavoro. Il danno che si aggiunge alla beffa per lavoratori che, per mesi, hanno lavorato senza alcuna retribuzione e senza alcuna rassicurazione sul loro futuro occupazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino