Crollo degli Incurabili, i residenti: «Noi deportati in alberghi a ore»

La protesta dei residenti del complesso degli Incurabili
«Da oltre un mese siamo sballottolati di albergo in albergo in attesa di conoscere il nostro destino. La nostra ultima sistemazione è in due hotel di Villaricca...

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«Da oltre un mese siamo sballottolati di albergo in albergo in attesa di conoscere il nostro destino. La nostra ultima sistemazione è in due hotel di Villaricca utilizzati prevalentemente per la sosta a ore. Una situazione ancora più assurda se si pensa che ci sono decine di bambini a cui non è assicurato alcun tipo di sostegno psicologico».

   

E' un vero coro di protesta quello dei residenti del complesso degli Incurabili che stamattina sono scesi nuovamente in strada per una conferenza stampa in cui sono state illustrate le loro condizioni di vita dopo lo sgombero di aprile. I residenti puntano il dito contro il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni - Asl Napoli 1, Comune di Napoli e Regione Campania - che sta trasformando la già complicata situazione in un vero e proprio calvario. L'azienda sanitaria, come hanno raccontato i residenti, provvede ai transfer con un servizio navetta, ma la lontananza delle strutture alberghiere dal centro città continua ad essere un problema decisamente serio.

«I nostri bambini - spiegano i residenti - sono costretti a svegliarsi alle cinque del mattino per andare a scuola, e ritornano, se va bene, dopo le 16. La task force che l'Asl ha messo su e che doveva occuparsi dei nostri bisogni è assolutamente insufficiente a garantire le esigenze di persone anziane, malate e con disabilità. Ci sono stati casi eclatanti in cui qualche sfollato si è sentito male e sono dovuti intervenire i medici del 118. A questo - proseguono ancora i cittadini - si vanno ad aggiungere le dichiarazioni dell'Asl che ha già ribadito che dal 20 non garantirà più il pagamento delle nostre sistemazioni».


Insieme ai cittadini anche il comitato per il Diritto all'Abitare e la consigliera Comunale Eleonora de Majo. La prossima deadline è fissata al 14 maggio, quando ci sarà un nuovo tavolo di concertazione organizzato da palazzo San Giacomo per gestire l'emergenza abitativa. «Si tratta di una situazione incresciosa - spiega Eleonora de Majo - le attuali sistemazioni sono incompatibili con la presenza di tanti bambini. Lo scorso 2 maggio c'è stato un tavolo a cui sono stati invitati la Curia, l'Asl e la Fondazione Banco di Napoli. Nel corso della prima riunione si è stigmatizzata l'assenza della Regione. Il 14 ci sarà un nuovo incontro, ma in ogni caso - ha proseguito l'esponente di palazzo San Giacomo - bisogna interrompere al più presto la deportazione dei residenti degli Incurabili».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino