Sanificato l'ospedale San Giovanni di Dio e tampone per tutto il personale e per i pazienti che hanno avuto contatto con un'anziana donna, deceduta il 10 aprile scorso,...
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Questa la storia. Una 82enne di Frattaminore viene ricoverata nell'ultima decade di marzo nel reparto di medicina dell'ospedale di Frattamaggiore per un problema cerebrovascolare. La signora viene sistemata in una stanza con altri due pazienti. Ad assisterla, la figlia 60enne, una casalinga sposata e con figli, fino al 31 marzo, data dalla quale la direzione strategica dell'Asl 2 Nord fa divieto di accedere in tutti gli ospedali e le Rsa del territorio di competenza a tutti i congiunti di degenti. Il 10 aprile le condizioni di salute della paziente si aggravano. Dalla direzione del nosocomio avvertono al telefono la figlia, la quale però comunica l'impossibilità di recarsi in ospedale perché l'8 aprile, messa in sospetto da condizioni febbrili, si era sottoposta all'esame del tampone per il Covid 19 presso l'ospedale di Giugliano: tampone risultato positivo. Immediatamente è scattato l'alert nell'ospedale, che ha attivato tutte le misure di prevenzione previste. Poiché la paziente ricoverata intanto è deceduta, le viene effettuato il tampone post mortem. Il risultato è positivo. Non c'è tempo da perdere. La direzione dispone interventi di sanificazione degli ambienti mentre il personale medico, infermieristico ed ausiliario del reparto viene sottoposto a tampone. Misure che interessano anche gli altri pazienti venuti a contatto con l'anziana deceduta.
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Dall'Asl fanno sapere che dalle analisi effettuate finora non risultano casi di trasmissione ai sanitari e agli altri pazienti, anche se una nuova effettuazione dei tamponi al personale si svolgerà nei prossimi giorni. Diversa invece la situazione della famiglia della paziente: oltre alla figlia sono risultati positivi altri congiunti, tutti posti in isolamento. Dalle indagini epidemiologiche, inoltre, è stato rilevato che alcuni familiari presentavano chiari sintomi di contagio già il 5 aprile. Particolare che, dicono in ospedale, avrebbe dovuto essere comunicato tempestivamente. L'11 aprile il sindaco di Frattaminore, Giuseppe Bencivenga, aveva pubblicato nel suo report quotidiano dei contagi in città la notizia del decesso: «La persona anziana era ricoverata in ospedale da quasi 15 giorni per altre patologie. Alla famiglia va la vicinanza mia a nome di tutta la città e un monito ancora una volta a restare a casa perché questo virus è ancora insidioso». Comunicazione accolta da richieste di chiarimenti da alcuni cittadini, proprio relative al periodo di degenza in ospedale. Il primo cittadino conosce bene la famiglia, che frequenta la sua farmacia: «Nel mio comune - dice - ci sono 6 persone risultate positive al tampone, quasi tutte appartenenti a questo stesso sfortunato nucleo familiare, osservante di tutte le direttive per la prevenzione imposte». Resta da chiarire quindi, quando sia avvenuto il contagio e su questo l'Asl ha avviato accertamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino