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Sono quasi 48 ore di lotta non stop a Roma. Questa notte sindacati e operai Whirlpool di Napoli sono rimasti a dormire, infatti, sulle sedie all’interno del ministero dello Sviluppo Economico dopo che i funzionari dell’esecutivo si sono defilati intorno alle 19 di ieri. Oggi, invece, è previsto un incontro tra la multinazionale statunitense e il consorzio proposto dal governo. Ma al momento i circa 320 lavoratori restano in uno stato di abbandono e incertezza.
«Abbiamo dormito poco - racconta Vincenzo Accurso Rsu del sito con la voce ancora provata dalla nottata - Abbandono totale, siamo abbandonati. Non sanno cosa dirci e ci hanno lasciato qui senza prendersi responsabilità. Ora non sappiamo neanche come e quando tornano ( i funzionari ndr) sappiamo solo che devono fare una riunione con Whirlpool e il consorzio per trattare la cessione del sito».
«Vorremmo sentire i ministri - precisa Accurso - ma qua non si capisce niente. Saremo qui fin quando i carabinieri non ci veranno a cacciare».
Nel mentre i lavoratori napoletani, quelli che ieri erano invece in presidio all’esterno del dicastero, sono tornati a casa in nottata ma già stamattina ripartiranno nuovamente alla volta della capitale. È una lotta senza sosta. In attesa di risposte dal governo che ieri al 30esimo tavolo di crisi neanche si è presentato mandando nella mischia «solo delle controfigure» come tuonano le sigle sindacali.
Leggi l'articolo completosu Il Mattino
Sono quasi 48 ore di lotta non stop a Roma. Questa notte sindacati e operai Whirlpool di Napoli sono rimasti a dormire, infatti, sulle sedie all’interno del ministero dello Sviluppo Economico dopo che i funzionari dell’esecutivo si sono defilati intorno alle 19 di ieri. Oggi, invece, è previsto un incontro tra la multinazionale statunitense e il consorzio proposto dal governo. Ma al momento i circa 320 lavoratori restano in uno stato di abbandono e incertezza.
«Abbiamo dormito poco - racconta Vincenzo Accurso Rsu del sito con la voce ancora provata dalla nottata - Abbandono totale, siamo abbandonati. Non sanno cosa dirci e ci hanno lasciato qui senza prendersi responsabilità. Ora non sappiamo neanche come e quando tornano ( i funzionari ndr) sappiamo solo che devono fare una riunione con Whirlpool e il consorzio per trattare la cessione del sito».
«Vorremmo sentire i ministri - precisa Accurso - ma qua non si capisce niente. Saremo qui fin quando i carabinieri non ci veranno a cacciare».
Nel mentre i lavoratori napoletani, quelli che ieri erano invece in presidio all’esterno del dicastero, sono tornati a casa in nottata ma già stamattina ripartiranno nuovamente alla volta della capitale. È una lotta senza sosta. In attesa di risposte dal governo che ieri al 30esimo tavolo di crisi neanche si è presentato mandando nella mischia «solo delle controfigure» come tuonano le sigle sindacali.
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