Ctp Napoli, accordo per il salvataggio: entro marzo il passaggio in Eav e Air

Ctp Napoli, accordo per il salvataggio: entro marzo il passaggio in Eav e Air
Un primo passo ufficiale verso la confluenza del consorzio Ctp in Eav e Air è stato compiuto ieri nella sede del Consiglio regionale, in un incontro al quale erano presenti...

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Un primo passo ufficiale verso la confluenza del consorzio Ctp in Eav e Air è stato compiuto ieri nella sede del Consiglio regionale, in un incontro al quale erano presenti anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali. «La Regione Campania - ha detto Luca Cascone, presidente della commissione trasporti - con le proprie aziende di trasporto pubblico conferma la disponibilità ad assorbire il personale, circa 500 persone, del Consorzio oggi in amministrazione controllata. Abbiamo avviato un cronoprogramma, perché ci sono una serie di condizioni che dovranno realizzarsi. La prossima settimana procederemo a finanziare sia le assunzioni che l'acquisto di nuovi bus. Ma soprattutto attendiamo che ci vengano consegnati i mezzi di proprietà regionale, che al momento sono detenuti da Ctp». 

Dopo un primo accordo per l'esodo del personale firmato due settimane fa, ieri è stato raggiunto quello relativo alla riqualificazione dei nuovi dipendenti. C'era infatti da superare lo scoglio della ricollocazione di un centinaio di amministrativi di Ctp, figure di cui non c'è bisogno in Eav, che accusa invece la carenza di autisti. Un ostacolo che sarebbe stato superato. I mezzi dell'azienda di trasporto pubblico delle province di Napoli e Caserta sono fermi dal 24 dicembre nei tre depositi di Pozzuoli, Arzano e Teverola. Non si contano più i disagi per i pendolari: la zona flegrea, l'area a nord di Napoli e il litorale domizio sono praticamente appiedate. Il piano di salvataggio - l'Eav si assumerebbe l'esercizio del trasporto su gomma nella provincia di Napoli, l'Air in quella di Caserta - è stato caldeggiato anche da molti sindaci. «Andiamo verso la risoluzione positiva della vertenza Ctp, con il raggiungimento della garanzia occupazionale di tutti i dipendenti», commenta Marco Sansone, rappresentante di Usb Lavoro Privato: «Abbiamo chiesto alla Regione di accelerare i tempi per la sottoscrizione del protocollo d'intesa definitivo subito dopo la delibera regionale che dovrebbe essere licenziata il 22 marzo, in modo da far ripartire al più presto il servizio e vengano erogati finalmente gli stipendi arretrati. Nel protocollo generale chiederemo di ratificare, come da intese raggiunte tra le parti, la garanzia occupazionale per i 24 lavoratori della Na-Met e i 27 operatori addetti alle pulizie». 

L'azienda Ctp è in amministrazione straordinaria ed è stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Napoli. Nei mesi scorsi si è vista revocare prima dalla Regione i servizi di trasporto pubblico nella provincia di Caserta e poi dalla Città metropolitana quelli nella zona a nord di Napoli. Decisioni impugnate da Ctp che ha presentato ricorso al Tar, che non si è ancora espresso. «Questo accordo rappresenta un primo passo importante per la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, anche dell'indotto», sottolinea Pasquale Guardascione


di Uil Trasporti: «Bisogna ora ripristinare quanto prima il servizio e ridare dignità lavorativa e retributiva ai dipendenti».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino