Cura la figlia celiaca al Policlinico: «Il bar dell’ospedale non ha alimenti per loro, intervenite»

Cura la figlia celiaca al Policlinico: «Il bar dell’ospedale non ha alimenti per loro, intervenite»
È l’appello di Antonio Zeno, il padre di una ragazzina di undici anni, che da due anni è in visita al Policlinico federiciano di Napoli per controlli alla...

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È l’appello di Antonio Zeno, il padre di una ragazzina di undici anni, che da due anni è in visita al Policlinico federiciano di Napoli per controlli alla celiachia. Antonio è rammaricato per il fatto che, durante le lunghe attese in ospedale, non riesce a comprare nulla da mangiare alla figlia: il bar della struttura infatti è sprovvisto di alimenti per celiaci.


L’uomo rivolge un appello su facebook al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: «Stamattina inizio la mia giornata al Policlinico di Napoli come ormai faccio da due anni periodicamente per il controllo per la celiachia per mia figlia di 11 anni, e ti invito a verificare la possibilità di seguire una nuova, piccola battaglia di civiltà, soprattutto per i tanti bambini, i giovani, ma anche gli adulti, che quotidianamente si recano al Policlinico e che sono affetti dalla stessa malattia di mia figlia. Mi sono recato per una colazione al bar del Policlinico e ho riscontrato che vi è una gran scelta di più di 20 prodotti tra dolci e pizzette varie, ma all'interno di una delle più grandi strutture sanitarie del Sud Italia il bar non è fornito di un solo dolciume artigianale per celiaci».

Antonio non si è fermato qui, ha segnalato l’anomalia  anche alla dirigenza della struttura ospedaliera sperando che possa «sollecitare» i titolari del bar a prendere adeguati provvedimenti. «Sarebbe una grande conquista, - continua Antonio - per i tanti giovani che frequentano appunto ogni giorno il Policlinico, poter permettere anche a chi soffre di celiachia, di non sentirsi diverso almeno al bar di un ospedale».

Immediata la risposta di Borrelli: «Provvederò stesso in giornata a verificare lo stato dei fatti e, all’occorrenza, a sollecitare i vertici dell’azienda ospedaliera a porre rimedio a questa carenza». Poi promette: «Avvierò una verifica anche nelle altre strutture ospedaliere dotate di mensa affinché non si verifichino episodi incresciosi come questo».    Leggi l'articolo completo su
Il Mattino