Pompei. Casse impoverite e la Corte dei Conti «bacchetta» il comune mariano: arriva il balzello di 80 euro per entrare a Pompei. Dal primo marzo - per 60 giorni...
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Pagano gli autobus turistici e i mezzi che superano i 7 metri di lunghezza. Nessuno sconto per i pellegrini del santuario. Ingresso free solo per chi dormirà a Pompei. Checkpoint solo in piazza «Falcone e Borsellino» - su decisione del Ministero dei Trasporti - uscita Pompei-Est, distante tre chilometri dal sito archeologico.
Ettore Cucari, presidente Fiavet della Campania-Basilicata, oggi ha incontrato i dirigenti del comune e i tecnici della Publiparking, la società che gestirà il servizio. «Una riunione inutile - evidenzia Cucari - abbiamo bisogno di interloquire con il commissario prefettizio».
Gli operatori turistici sono sempre gli ultimi ad essere informati. «Pompei - continua il presidente della Federazione Italiana Associazione Imprese Viaggi e Turismo - come sempre, ci mette di fronte ai fatti compiuti. Non siamo contrari alla tassa di ingresso, comprendiamo il richiamo della Corte dei Conti e alle difficoltà economiche in cui versano le casse del comune di Pompei e siamo collaborativi al massimo, ma queste decisione vanno prese dopo aver consultato gli operatori economici. Abbiamo già pubblicato le tariffe e venduto i pacchetti fino al prossimo anno, senza aver calcolato la tassa di ingresso a Pompei. Perderemo due euro a persona di incassi».
A conti fatti gli operatori turistici dovranno pagare di tasca propria dai 4 ai 6 milioni di euro nel 2017. Bisogna, anche, mettere in conto i mancati incassi. Molti croceristi cambieranno itinerario. Ed Ercolano diventa la meta alternativa per non pagare il balzello. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino