L'elenco è lungo: oltre 200 prestazioni, dalle risonanze magnetiche della colonna vertebrale ai test per scoprire se si è allergici, al centro della...
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I camici bianchi sono pronti a scioperare: per 48 ore, il 17 e il 18 marzo, questa la decisione assunta dall'intersindacale che raggruppa tutte le sigle del settore. Ma la prima manifestazione nazionale, già a febbraio, è annunciata a Napoli. L'agitazione vuole sottolineare il «malessere» in ospedali e ambulatori, denunciare «l'indifferenza del governo ai problemi della sanità» e ribadire il «no» ai tagli. «Gli obiettivi di risparmio sono solo dichiarati e irrealizzabili», dice Scotti che, nel dettaglio, spiega cosa cambia e il motivo delle preoccupazioni.
Polveri sottili, due misure. Bronchiti e polmoniti batteriche, le patologie provocate dalle reazioni allergiche sono aumentate: l'inquinamento è uno dei principali problemi nelle città come Napoli Roma o Milano, e in tutto il pianeta. «Ma, per eseguire i test, diventa obbligatorio effettuare prima una visita allergologica o dermatologica, perché medici di famiglia e pediatri, in base alla nuova procedura, non possono più formalizzare la richiesta, facendo leva sulla propria competenza».
Colesterolo e prevenzione. L'esempio per eccellenza è quello sui valori-spia del rischio infarto. «Chi è in buona salute può sottoporsi all'esame gratuitamente una volta ogni 5 anni, e questo può diventare un problema». Per quale motivo? «Il messaggio è pericoloso», sostiene Scotti, «perché può spingere, soprattutto i gruppi più fragili e meno istruiti, a una valutazione semplicistica sull'importanza dei controlli, significa anche rinviare la diagnosi di una malattia alla comparsa dei sintomi, quindi quando è troppo tardi per intervenire».
Test genetici, nuovi dubbi. Sono sempre più richiesti, in particolare dalle donne incinte, «ma da abbinare a una indicazione del genetista o dello specialista». Quello sulla trombofilia, chiarisce Scotti, che cita una sua esperienza diretta in ambulatorio, «serve per valutare il rischio di una emorragia improvvisa durante la gravidanza e spesso viene suggerito dal ginecologo privato che, così, si mette al riparo da un eventuale contenzioso. Ma, in questo caso, come si arriva a sanzionare chi ha fatto un eccesso nella valutazione? Lo specialista che non opera nel pubblico non sarebbe perseguibile: paga la sanzione il medico di famiglia o la prestazione il paziente?».
Risonanze magnetiche, divario tra regioni. «In questo caso non cambia granché in Campania, poiché esiste già in regione una limitazione nelle procedure che indica condizioni specifiche per ottenere la prescrizione, che non può ripetere per più di una volta all'anno», spiega Scotti. E questo è un altro motivo di preoccupazione: c'è una sanità a due o addirittura più velocità, dove certe prestazioni sono garantite e dove sono negate. «Si allineano ora le prescrizioni solo ai criteri più rigidi».
m.p.
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Il Mattino