Danneggiato da un trapano un affresco del '500 nella basilica di San Giovanni Maggiore

Danneggiato, nel corso di lavori di ristrutturazione in un immobile adiacente, un prezioso affresco del '500 che si trova all'interno della basilica di San Giovanni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Danneggiato, nel corso di lavori di ristrutturazione in un immobile adiacente, un prezioso affresco del '500 che si trova all'interno della basilica di San Giovanni Maggiore nel centro storico di Napoli, a pochi passi da via Sedile di Porto. L'affresco dovrebbe essere stato realizzato da Tommaso Assan Paleologo che eresse, nel 1522-3, un altare gentilizio nella basilica di San Giovanni Maggiore, dedicato a Madonna Perivleptos.

 


Il danno è stato causato da un trapano che ha perforato la parete divisoria. Proprio in quel momento era in corso nella Basilica una seduta di laurea dell'Istituto Orientale di Napoli sulla Storia della Cina. Tra la Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, che ha in comodato d'uso l'antico edificio di culto, e l'Istituto universitario ci sono accordi per ospitare sedute di laurea nella suggestiva cornice del sito monumentale.

L'affresco danneggiato si chiama
«La Madonna in trono con San Pietro e un donatore». La Cappella dove si trova l'affresco è dedicata a Santa Maria dei Greci - e per questo è motivo di visita di molti componenti della comunità greca presente a Napoli, oltre che di turisti - e viene anche conosciuta come Cappella del paleologo.

Per Luigi Vinci, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli e della Fondazione che ha in comodato d'uso «Non ci sono parole. Si tratta di un danno arrecato a un'opera di grande valore e che attira visitatori anche dall'estero». Sul posto sono presenti carabinieri e polizia.


La cappella che ospita l'affresco danneggiato, risale alla seconda metà del XV secolo ed era dedicata a Santa Maria dei Greci. Per molto tempo ha ospitato le riunioni dei profughi provenienti da Costantinopoli. Quando il luogo di preghiera e di raduno dei profughi si spostò nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (oggi in Via San Tommaso d’Aquino), fondata verso il 1530 da Tommaso Demetrio Paleologo, la cappella fu intitolata a Santa Maria di Costantinopoli. La lapide dedicatoria (ricostruita) è posta in basso a destra dell’altare dove c'è appunto l’affresco (oggi danneggiato) cinquecentesco de
«La Madonna in trono con San Pietro e un donatore» (quest’ultimo non più leggibile), che apparteneva un tempo al Cappellone di Santa Lucia (nel transetto destro). Nel 1678, a seguito delle trasformazioni del complesso, fu collocato in questo luogo (si tratta di uno dei primi complessi interventi di restauro consistente nel distacco dell’affresco con parte della sua muratura).







in basso a destra dell’altare.

Sull’altare vi è l’affresco cinquecentesco de La Madonna in trono

con San Pietro e un donatore(quest’ultimo non più leggibile), ed apparteneva un tempo al Cappellone di Santa Lucia (transetto destro). Nel 1678, a seguito delle trasformazioni del complesso, fu collocatoin questo luogo (si tratta di uno dei primi complessi interventi di restauro consistente nel distacco dell’affresco con parte della sua muratura).

La Madonna in trono con San Pietro e un donatore (quest’ultimo non più leggibile), ed apparteneva un tempo al Cappellone di Santa Lucia (transetto destro). Nel 1678, a seguito delle trasformazioni del complesso, fu collocatoin questo luogo (si tratta di uno dei primi complessi interventi di restauro consistente nel distacco dell’affresco con parte della sua muratura).


La Madonna in trono con San Pietro e un donatore
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino