La mareggiata e il forte vento tendono a scemare. Ma si lasciano dietro ingenti danni a persone e cose: come deve comportarsi un cittadino che ha subito danni a causa del...
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Lo abbiamo chiesto all’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon Consumatori (www.aidacon.it) se sia possibile agire per ottenere eventuali risarcimenti.
“Se i danni sono stati provocati da beni custoditi dalla pubblica amministrazione, ad esempio il Comune, il cittadino danneggiato potrà inoltrare richiesta di risarcimento a quest’ultimo. Infatti, la norma applicabile al caso di specie, l’art. 2051 codice civile, prevede la responsabilità del danno cagionato dalle cose in custodia, salvo che venga provato il caso fortuito”.
Dunque, il ricorrente avrà il solo onere di provare il nesso causale tra l’evento (come potrebbe essere la caduta di un albero) ed il danno subito (esempio il danneggiamento dell'auto), mentre sarà onere del custode provare la straordinarietà dell’evento, oltre al fatto di aver fatto tutto il possibile per evitare la produzione dei danni.
Pertanto l'Ente che ha in custodia i beni, non potrà semplicemente difendersi allegando l’imprevedibilità dell’evento-meteo ma dovrà provare la sussistenza delle regolari attività di manutenzione sul bene, tanto da consentirgli di affrontare in condizioni di sicurezza i normali eventi atmosferici.
“Il principio non cambia – precisa Claps - sui beni custoditi da un privato: in caso di caduta cornicioni, vasi, impalcature... il cittadino potrà richiedere il risarcimento danni all'eventuale condominio o proprietario immobile, il quale non potrà invocare l'imprevedibilità del vento forte, ma dovrà provare di aver utilizzato l'ordinaria diligenza e di aver fatto tutto il possibile per evitare la produzione danni. La nostra Associazione, con i propri legali, è disponibile a fornire assistenza a tutti i cittadini danneggiati ai quali basterà inviarci una mail all’indirizzo: info@aidacon.it "
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Il Mattino