«Passiamo da una Giunta che cercava il consenso con la clientela politica a una che lo cerca con la correttezza amministrativa e le cose da fare»: nessuna battuta tagliente,...
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Oggi taglia ovunque. Dopo aver ridotto da 43 a 6 le società partecipate, ora cancella il 90% delle consulenze, riduce le Adisu, sopprime Ept e Aziende del turismo, riduce i parchi, dismettendo perfino gli istituti di assistenza e le partecipazioni in 23 fondazioni, con un taglio secco di 200mila (dei 300mila euro di budget) dell’ufficio di rappresentanza a Bruxelles. «È il secondo atto di una rivoluzione democratica - sintetizza De Luca - con un risparmio di 15 milioni di euro». La politica degli annunci è uno dei punti forti per il Governatore. Questa volta, però, l’impegno è accompagnato da una lista precisa e dunque facilmente verificabile. «Non ci obbliga nessuno - spiega De Luca - a fare questo lavoro di potatura e riorganizzazione. Avremmo potuto scegliere una vita tranquilla, ma la nostra missione è mettere mano alla macchina burocratica, liberandoci di oneri inutili».
Tutto da realizzare in poche settimane mettendo in piedi un portale web della Regione in cui ricondurre tutte le attività dell'Amministrazione «perché la Regione è una casa di vetro». L’affondo politico è solo in coda: «Possiamo contare sul sostegno del gruppo consiliare di maggioranza. Avremo resistenze da parte di quelli che hanno vissuto bene nella palude, godendo di otto milioni di euro per le consulenze». Le consulenze Tra Regione e società partecipate dal 2010 al 2015 sono 1801 consulenti per una spesa di 8 milioni e 270mila euro.
Solo nelle partecipate si arriva a 519 consulenti per quasi 6 milioni di euro, con in prima fila anche società disastrate come l’Eav che vanta 323 consulenze per un costo di quasi 3 milioni di euro. «Ridurremo le consulenze del 90% e 80 posti dirigenziali - promette De Luca - Inoltre ci sarà un taglio dei costi della politica, d'intesa con i gruppi consiliari, da 50 a 32 milioni». Il mondo universitario Gli enti per il diritto allo studio passano da 7 a 2. Significa che da 7 aziende con 7 consigli di amministrazione (ognuno composto da 5 membri) si passa a 2 aziende la Adisu Campania 1 per Napoli e Campania 2 per Avellino, Benevento, Caserta e Salerno «con un risparmio di un milione di euro» determinato dal taglio dei posti nei Cda e della razionalizzazione delle strutture tra fitti passivi e utenze, accorpamento di servizi, economie di scala.
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Il Mattino