De Luca: «Universiadi, Coni assente Lo sanno che iniziano mercoledì?»

De Luca: «Universiadi, Coni assente Lo sanno che iniziano mercoledì?»
Alla vigilia della Universiadi, che prenderanno il via il 3 luglio, Vincenzo De Luca torna a attare il Coni, troppo assente. Ribadisce che sull'evento che coinvolgerà...

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Alla vigilia della Universiadi, che prenderanno il via il 3 luglio, Vincenzo De Luca torna a attare il Coni, troppo assente. Ribadisce che sull'evento che coinvolgerà tutta la Campania e che vedrà la presenza di oltre cento Paesi, è stato compiuto «un miracolo». Ma un neo c'è: «Abbiamo registrato una posizione di fondamentale e totale indifferenza da parte delle autorità sportive: dal Coni sovrumani silenzi e profondissima quiete. Voglio comunicare ai dirigenti Coni che c'è questo evento tra qualche settimana, non nel 2026». E aggiunge: «Sono 130 Paesi presenti, 8000 atleti con accompagnatori e famiglie. Questa è una bella occasione per informare i dirigenti del Coni che c'è questo evento. Ci auguriamo di poterli accogliere amorevolmente».


Sulla questione migranti il governatore della Campania è chiaro. Sulla vicenda Sea Watch, spiega, c'è un «dovere di umanità imprescindibile, le persone vanno fatte sbarcare. Ma non sono convinto che vada tutto bene con le navi Ong e non è tollerabile che il capitano di una nave violi leggi dello Stato italiano». Alla corsa per le prossime elezioni Regionali in Campania, il prossimo anno, preferisce il lavoro («pensiamo a lavorare, fa bene ai territori e anche alla salute di chi lavora. Vogliamo cominciarne a parlare da adesso di quello che dovremo fare tra un anno?») e poi c'è la vicenda rifiuti che potrebbe essere una emergenza in vista dello stop del termovalorizzatore di Acerra: «Abbiamo definito un piano rifiuti che non prevede nessun altro termovalorizzatore ma 15 impianti di compostaggio e una differenziata al 60 per cento. Partiamo al fine di questo anno, con i primi due impianti di compostaggio. L'unico realizzato è a Salerno. Questo dobbiamo fare senza comitatismi idioti». E a chi, poi, gli chiede del suo partito, il Pd, risponde così: «Il Pd di dire parole chiare non su cento questioni universali. Non funziona più così. Bisogna dire due cose. E per me sono sicurezza e lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino