De Magistris: basta polemica con Saviano, non è un duello

De Magistris: basta polemica con Saviano, non è un duello
«Saviano? Quello che dovevo dire l'ho detto, non bisogna continuare a fare polemica altrimenti sembra un duello». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de...

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«Saviano? Quello che dovevo dire l'ho detto, non bisogna continuare a fare polemica altrimenti sembra un duello». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni di Rtl, parlando delle polemiche di questi giorni con lo scrittore Roberto Saviano. «Sinceramente non ci ritornerei - ha sottolineato - perché quello che si doveva dire l'ho detto in un post sul mio profilo Facebook».


«Io sono una persona intellettualmente onesta che sottolinea le cose che non vanno - ha ribadito - ma che sottolinea anche le cose che vanno e, soprattutto, vede il cambiamento che è in atto progressivamente nella nostra città». «Quando uno ama profondamente la propria città e ci lavora h24 senza risparmiarsi mai - ha sottolineato - ha quel senso di giustizia che lo porta a replicare quando si vede descritto un fatto non vero».

«Facciamo un ragionamento generale che prescinde dalla contingenza del momento - ha affermato - Io penso che, in particolare quando si parla della questione mafia, bisogna avere molta competenza e bisogna conoscere davvero bene i fenomeni». De Magistris ha aggiunto: «Io sono perché si parli e non si taccia, però siccome quando si parla di temi così delicati le parole sono pesanti, bisogna dire la verità o provare a dirla fino in fondo. Perché per la città di Napoli, ad esempio, se tu racconti solo il fatto negativo che oggettivamente c'è, ma non racconti progressivamente i fatti positivi, anche nella lotta alla camorra, alle mafie, all'infiltrazione alla politica, non dai l'alternativa alle persone».


Conclusione? «Se racconti invece tutto quel che accade fai un'operazione straordinaria, perché consenti alle persone disorientate di scegliere, che possono sapere che c'è la cosa negativa ma si può costruire anche il cambiamento. Io la penso come Giovanni Falcone, le mafie sono un fatto umano: hanno avuto un inizio e avranno anche una fine. Per come stiamo affrontando a Napoli, soprattutto i rapporti tra mafia e istituzioni e mafia e politica, le assicuro che la fine della camorra è sempre più vicina».
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Il Mattino