Il sindaco di Napoli punta il dito contro «la propaganda di regime e il sistema criminale che - a suo parere - sta minando le radici delle nostre istituzioni», contro quello...
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«Ho deciso di riprendere a raccontare alcune vicende criminali. Un po' alla volta. Tra un treno, un aereo e la notte. Dell'indagine cosiddetta Why Not si parla dal 2006. Quasi dieci anni. Con quell'indagine - scrive - e con altre ancora eravamo entrati, nel rispetto della legge, come hanno sinora sancito decine di magistrati, nel cuore di un sistema criminale che dalla Calabria si diramava in altre parti del territorio nazionale ed internazionale. Politici e uomini delle istituzioni corrotti, centinaia di milioni di euro di denaro pubblico illecitamente sottratti, imprenditori e affaristi senza scrupoli, criminalità mafiosa, massonerie deviate. Ci hanno fermato e massacrato quando eravamo quasi al traguardo. Oggi sono costretto ad essere felice per non essere stato condannato, perché volevano farmi passare da accusatore ad accusato».
«Un Paese alla rovescia - aggiunge - Ho sofferto tanto.
Il Mattino