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«Con Lettieri si chiude definitivamente ogni possibilità di dialogo politico e istituzionale e prima ancora etico e morale». Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris durante l'incontro con la stampa per illustrare gli esiti che produrrà l'approvazione del piano di riequilibrio dell'ente.
Il sindaco ha sottolineato che Lettieri è stato «tra i principali responsabili di un atteggiamento scellerato dal punto di vista politico e istituzionale quando la sezione regionale della Corte dei Conti bocciò, in modo ingiusto, il piano a gennaio». De Magistris ha rimarcato «la cattiveria politica» di cui l'amministrazione è stata bersaglio. «Comprendo - ha detto il sindaco - la dialettica dura, l'opposizione anche durissima nei confronti di chi ha vinto le elezioni, ma - ha aggiunto - quando si cerca di far cadere una Giunta senza sottolineare che ciò produrrebbe un danno irreparabile per la città, vuol dire che si è nemici non del sindaco, ma della città. La non approvazione del piano - ha concluso de Magistris - avrebbe voluto dire il fallimento di Napoli, la sua morte e chi dice di amare questa città non può augurarselo».
La replica. «Stando a De Magistris chiunque sostenga il contrario di quello che dice lui è un nemico di Napoli: dal centrodestra al centrosinistra, dalla Corte dei Conti ai magistrati del tribunale di Napoli, suoi ex colleghi, che indagano su quello che succede al Comune. Tra l'altro - e De Magistris da ex pm dovrebbe saperlo - se la Corte dei Conti o il Consiglio di Stato si pronunciano contro il rendiconto è perché evidenziano la incongruità e la non correttezza del documento contabile, cose da me sottolineate fin dal primo momento in consiglio comunale perché quel rendiconto era e resta un libro, scritto male, di sogni». Così Lettieri in una nota
«Anziché parlare a vanvera di "cattiveria politica" - prosegue Lettieri - De Magistris faccia ammenda della sua incapacità amministrativa e gestionale di cui dovrebbe iniziare a rendersi conto invece, come sempre, di fare la vittima o di trovare capri espiatori.
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