«E’ un appello ad amare la città che condivido, Napoli è un luogo ricco di potenzialità che ha intrapreso la via della rinascita che va...
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«C’è ancora troppa disattenzione da parte di chi potrebbe dare quell’ossigeno per rappresentare la svolta e non lo fa. La città ta mettendo in campo quello che può solo con le sue forze – ha continuato il primo cittadino - I giovani a Napoli stanno facendo tanto, ci sono alcuni che fanno le stese ma anche tantissimi che non sono andati via, che si impegnano senza chiedere nulla, ma con competenza passione e coraggio. Non si racconta ma abbiamo anche una migrazione di ritorno. Noi dobbiamo creare le condizioni perché Napoli sia una città conveniente da ogni punto di vista».
Dopo la richiesta di coesione istituzionale, l’attacco: «Allo Stato chiediamo di smetterla rispetto a quello che ha fatto finora: strangolare le città, discriminare Napoli e Mezzogiorno e continuare quotidianamente a mettere ostacoli ottusi, finanziari, normativi e formalistici che proprio come ascoltavamo stamattina vanno nella carne viva dei cittadini, degli abitanti e innanzitutto tra i più fragili, dove spesso ci sono i bambini e i giovanissimi».
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Il Mattino