Un tagliando. Solo un tagliando. Ma non ci sarà a breve. Solo dopo le elezioni regionali e aspettando, sempre, le decisioni della Corte Costituzionale a cui, di fatto, il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E se il governo si affida alla Consulta, gli azzurri si rivolgono alla Corte europea dei diritti dell'uomo: deve valutare sulla retroattività della norma che decretò la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. E se ieri il giudice Raffaele Cantone sembra aprire uno spiraglio, lo fa nell'ambito di una valutazione meramente tecnica, e più ampia, della legge.
Compreso quel riferimento alla condanna in primo grado per abuso d'ufficio che pende sulla testa di Vincenzo De Luca. E, peggio, ne insidia il suo futuro e quello del Pd: se un minuto dopo l'eventuale sua elezione alla Regione gli arrivasse uno stop per 18 mesi. Ipotesi che continua a preoccupare il Nazareno nonostante il parere opposto dell'ex sindaco di Salerno che tiene a marcare le distanze tra lui e il caso Berlusconi.
Distinzione che il governo sa bene ma preferisce, per ora, non modificare la linea per evitare di prestare il fianco all'opposizione. Ben sapendo come serva un chiarimento perché alcuni Tar sospendono lo stop, altri invece lo accolgono anche per l'abuso d'ufficio in primo grado.
CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL Leggi l'articolo completo su
Il Mattino