È uno dei “palazzi storici” più noto e inaccessibile della città. Una struttura per decenni sede degli uffici comunali, archivio delle carte...
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«È chiuso da troppo tempo – afferma Armando Simeone del “Comitato lenzuola bianche” – e non possiamo più tenerlo in questo stato. È uno degli immobili storici del quartiere ed è inaccettabile che continui a cadere a pezzi, quando potrebbe servire per i nostri giovani. Tra l'altro qui sul marciapiede sono stati posizionati anche i bidoni dei rifiuti che si sono trasformati in un grande sversatoio a cielo aperto. Il marciapiede è diventato pericoloso ed impraticabile, così come lo sono i locali interni alla struttura».
Stanze e archivi infatti continuano a franare al suolo. Un problema che segnalò anche il vecchio custode – alla fine degli anni 90 – ma su cui non si è mai intervenuto. Attualmente lo stabile, così come segnalato dall'amministrazione di Palazzo San Giacomo, è in dismissione e nulla si conosce sul suo futuro.
«Noi vorremmo metterlo a disposizione dei ragazzi del quartiere – dichiara la presidente del circolo San Lorenzo Raffaella Guarracino – che non hanno un luogo dove ritrovarsi e per stare insieme. Continuano a farlo all'aperto e noi vogliamo sottrarli alla strada che non gli offre nulla. Fuori da queste mura c'è un intero quartiere che vuole riutilizzare questi spazi e farne la casa di tutti. Inoltre crediamo che sia necessario custodire tutte le informazioni ed il materiale presente negli archivi perchè fanno parte della nostra memoria storica. Non possiamo e non vogliamo perdere informazioni importanti sul nostro passato e quello dei nostri concittadini».
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Il Mattino