Deiulemar Torre del Greco, i cinquestelle scrivono al ministro Cartabia: «Cittadini dimenticati»

La vicenda delle mancate condanne agli armatori considerati responsabili del fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione finisce all'attenzione del ministro della...

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La vicenda delle mancate condanne agli armatori considerati responsabili del fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione finisce all'attenzione del ministro della Giustizia Marta Cartabia. A chiedere l'intervento del guardasigilli è il deputato M5S Luigi Gallo, che in una lettera indirizzata alla rappresentante del governo Draghi richiama l'attenzione su una vicenda che si trascina da oltre due anni. Era infatti il 4 luglio 2019 quando la Cassazione emetteva la propria sentenza dei confronti dei quattro imputati (i fratelli Pasquale, Angelo e Micaela Della Gatta e la figlia dell'ex amministratore unico Michele Iuliano, Giovanna), condannandoli per buona parte dei capi di imputazione, chiedendo però alla Corte d'Appello di Roma di formulare il trattamento sanzionatorio.

Da allora però, ricorsi e ritardi legati al Covid e lungaggini burocratiche non solo non hanno permesso di fissare l'udienza, ma di fatto hanno lasciato a piede libero i quattro soggetti ritenuti fautori del crac da oltre 720 milioni di euro che ha coinvolto quasi tredicimila persone. Con le ripetute rimostranze dei creditori, che finora non sono riusciti a portare a casa neanche il 10% dei soldi investiti nei presunti bond della Parmalat del mare.

«Nel corso degli anni ricorda Gallo nella lettera indirizzata alla Cartabia sono state presentate interrogazioni ed iniziative parlamentari utili a sostenere la loro battaglia, per ottenere verità e giustizia sui fatti che li hanno visti coinvolti. Ad oggi questi cittadini restano in attesa di una risposta dalla giustizia. Ma, soprattutto, chiedono tempi giusti, evitando denegata giustizia come è accaduto in questo caso: con imputati che, pur avendo avuto condanne gravi, appaiono comunque al di sopra di qualsiasi legge, perché ancora in libertà e con un tenore di vita che non sembra scalfito da una vicenda che ha risvolti economici così importanti». Chiaro l'auspicio dell'iniziativa portata avanti dal parlamentare torrese: «È giusto che i cittadini non perdano fiducia nella giustizia e nello Stato». E in effetti l'iniziativa di Gallo, sui suoi canali social, ha riscosso i commenti positivi. 

«Anni e anni senza giustizia sottolinea Marco gente che si è tolta la vita, città economicamente e moralmente in ginocchio. E gli autori di questa truffa dopo tanti processi e condanne sono ancora a piede libero e fanno vita da nababbo», mentre Michele si chiede «quale impatto dobbiamo aspettarci dalla riforma sulla giustizia». E infine Nunzio: «La pazienza degli obbligazionisti è al capolinea. Ampiamente giustificata una marcia di protesta a Roma». 

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Il Mattino