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«Oggi l’isola di Procida rappresenta un modello di inclusione: qui, in appena 4 chilometri quadrati, convivono persone di 47 differenti paesi e la diversità non costituisce un limite. Qui si percepisce la libertà e io so cosa voglia dire non essere liberi. Oggi purtroppo in molti Paesi, dall’Ucraina all’America Latina, ci sono situazioni di conflitto simili a quella del mio Congo. Oggi bisogna battersi contro la violenza di genere, sensibilizzando anzitutto i più piccoli: la sensibilizzazione va fatta prima che nascano i conflitti». Così Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace 2018, nel corso della sua visita a Procida, dove - accompagnato dal Console della Repubblica Democratica del Congo e dall’attivista Odette Mbuyi - ha visitato i luoghi e le mostre della Capitale Italiana della Cultura e ha ricevuto, nel corso di una breve cerimonia all’interno dell’Abbazia di San Michele, il Premio Cultura della Pace Procida 2022.
Medico, attivista e pastore protestante, Mukwege ha denunciato le terribili violenze subite dalle donne congolesi, spesso giovanissime, durante la guerra civile che ha dilaniato il Paese, e ha fondato il Panzi Hospital, ospedale in cui è diventato il massimo esperto mondiale nella cura di danni fisici interni causati da stupro.
«È stato un privilegio ospitare Mukwege a Procida e ancor di più sentirlo sottolineare, davanti a una platea di giovani, la vocazione dell’isola a mantenere rapporti con tutto il mondo», ha dichiarato Dino Ambrosino, sindaco di Procida.
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