Carcere femminile di Pozzuoli, le detenute si trasformano in top model | Guarda

Chiudere gli occhi ed immaginare di non essere più in un penitenziario ma in un castello, dove vivere la propria favola, con abiti scintillanti, in attesa di trovare non...

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Chiudere gli occhi ed immaginare di non essere più in un penitenziario ma in un castello, dove vivere la propria favola, con abiti scintillanti, in attesa di trovare non tanto il principe azzurro ma sua maestà Libertà. È il sogno di “È moda”, il progetto di reinserimento sociale al suo terzo anno nella casa circondariale femminile di Pozzuoli. Qui le detenute si trasformano in top model, grazie alla P&P Academy di Anna Paparone e all'impegno della commissione Pari Opportunità del Comune di Pozzuoli. Seguono corsi di portamento e poi debuttano nella moda. Quella moda che unisce culture e tendenze e abbatte ogni diversità. Con una sicurezza ritrovata.

 

Da trasportare, magari, anche nella vita una volta fuori da quelle sbarre. A testa alta e a passo deciso verso nuovi orizzonti. Così come hanno sfilato ieri all'interno del carcere indossando gli abiti di Impero Couture. Inneggiando alla libertà, la stessa dipinta dall'Art Studio sulle spalle di un'indossatrice: le inferriate di una cella si aprono sul golfo e fanno respirare l'aria di una nuova vita. La speranza di farcela. Ancora una volta. La stessa speranza cantanta insieme a Gigi Finizio, ospite dello spettacolo che ha tenuto per le “cucciole”, così come sono state ribattezzate le ospiti del carcere dall'organizzatrice dell'evento, Anna Paparone. E con loro Finizio ha cantato diversi pezzi, fino a concludere con “Un fammi riprovare”: ancora una volta un inno al voler tentare di essere diverse nella società in cui tutte le loro, prima o poi, torneranno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino