Napoli, detenuti ripuliscono aree verdi di scuole e parchi

Napoli, detenuti ripuliscono aree verdi di scuole e parchi
Tagliano erba, puliscono aiuole, sistemano alberi e ridonano bellezza...

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Tagliano erba, puliscono aiuole, sistemano alberi e ridonano bellezza e dignità ai luoghi del quartiere frequentati soprattutto da mamme e bambini. Sono i 12 detenuti in esecuzione penale esterna al lavoro negli spazi verdi di scuole e parchi nei quartieri Mercato e Pendino. Un’iniziativa nata grazie al progetto “Marinella e gli aquiloni” di rieducazione e reinserimento promossa dall’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna della Campania, nell’ambito del progetto formativo “La comunità da fare”, ideato nel 2018 dalla scuola superiore di esecuzione penale “Piersanti Mattarella”. L’edizione 2020 si svolge presso la sede dell’associazione Obiettivo Napoli onlus in via Cosenz 55, con la collaborazione degli enti aggregati nella Rete Marinella: il dipartimento Giustizia minorile e di comunità - Ufficio di esecuzione penale esterna della Campania, enti pubblici e morali, enti del terzo settore, scuole, II Municipalità e Consulta delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato di quest’ultima. Grazie alla collaborazione, rinnovata anche per quest’anno, della II Municipalità il percorso di formazione che coinvolge i 12 detenuti si svolge non solo in aula, ma anche in cantieri esterni della zona Mercato-Pendino. Un territorio, quest’ultimo, dalla grande tradizione storico-culturale, ma soggetto a forte degrado ambientale e sociale. «Siamo fieri di questo progetto - dice Susy Cimminiello, assessore alle politiche sociali della II Municipalità - nato da un incontro due anni fa con l’Ufficio di esecuzione penale esterna, dove l’idea era di rivalutare una zona in cui non esisteva ancora una rete di associazioni. Adesso siamo alla seconda edizione e i detenuti coinvolti sono sia alcuni di quelli dell’anno scorso sia altri nuovi, che per la durata di 3 mesi si prenderanno cura delle aree verdi nelle scuole e nei parchi del territorio». Tra gli obiettivi principali c’è quello della rieducazione e dell’inclusione sociale: «Il senso è ridare fiducia e stimoli a queste persone che, avendo commesso reati, hanno sempre avuto un approccio diverso con le istituzioni - aggiunge la Cimminiello - per questo mi piacerebbe mettere in campo insieme ai volontari di Obiettivo Napoli un’ulteriore iniziativa, ad esempio far realizzare ai detenuti in spazi come Villa Giochiamo una panchina rossa in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne», conclude l’assessore.

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Il Mattino