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Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di estrema povertà e disagio sociale in cui vivono i minori nella Repubblica Dominicana, rilanciare lo strumento delle adozioni a distanza. E’ l’obiettivo della “missione” compiuta dalla influencer italiana Ilaria Di Vaio, testimonial di Compassion, l’associazione internazionale cristiana dedita da circa 70 anni al sostegno dei bambini più poveri e che ha sostenuto, grazie all’istituto delle adozioni a distanza, oltre 2 milioni di bambini e le loro famiglie.
«La Repubblica Dominicana è una popolare meta per i turisti italiani, ma pochi conoscono le drammatiche condizioni di disuguaglianza sociale che affliggono questo Paese nel quale, attualmente, la metà dei minori vive in povertà estrema e il 40% delle ragazze è vittima di matrimoni minorili, nel maldestro tentativo di sfuggire alla miseria», racconta la Di Vaio al rientro della “missione”, insieme ad Alessandro Iovino, giornalista e scrittore napoletano.
Solo il 30% dei giovani completa la scuola primaria, mentre solo il 18% riesce a concludere la scuola secondaria in tempo.
Ilaria Di Vaio ha viaggiato insieme alla sua famiglia nella Repubblica Dominicana per comprendere di persona questa terribile realtà: «Il matrimonio infantile è strettamente associato alla violenza subita dalle bambine e dalle adolescenti all'interno delle loro famiglie, alla pressione per affrontare gravidanze indesiderate e alla violenza subita da uomini adulti», spiega Di Vaio che grazie ai suoi più recenti post è riuscita a sensibilizzare l’opinione pubblica italiana nel sottoscrivere le adozioni a distanza che, deducibili e detraibili in sede di dichiarazione dei redditi, consentono a Compassion, che lavora a stretto contatto con scuole, centri educativi e chiese locali, di garantire a questi bambini, un luogo sicuro, cibo sano, cure mediche e formazione
«Da parte di Compassion - sottolinea Silvio Galvano, direttore di Compassion Italia - non posso che ringraziare Ilaria Di Vaio per la sua grande sensibilità e per essere una portavoce di tante ragazze vulnerabili».
«La povertà distrugge, la violenza umilia - ha affermato Alessandro Iovino - ma la fede e l’amore per il prossimo riscattano sempre non solo dal punto di vista educativo e sociale ma anche spirituale».
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