Accappatoi, infradito e salvagenti. In questo modo i ragazzi disabili dell'associazione “Tutti a scuola”, hanno deciso di protestare questa mattina in via Marconi...
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«È la terza piscina da cui siamo sfrattati e con modalità incredibili. Eravamo all'opera come ogni giorno ed improvvisamente ci siamo visti invasi dai tecnici che hanno cominciato a smontare tutto. I nostri figli sono usciti dall'acqua e non hanno avuto il tempo ed il modo, di farsi una doccia e di vestirsi in tranquillità. Sono ancora traumatizzati da quanto accaduto e questo è inaccettabile. Abbiamo chiesto l'intervento dell'assessorato competente del Comune di Napoli, ma per ora non abbiamo altro che promesse. Siamo ancora alla ricerca della piscina perduta».
Da Palazzo San Giacomo però, l'assessore allo sport Ciro Borriello, promette interventi immediati e spiega come sono andate le cose: «In quella struttura non è mai stata fatta manutenzione e non potevamo tenerla in quelle condizioni. Oltretutto la società che la gestiva l'impianto da tempo non era in regola con i pagamenti, tanto da accumulare un debito pari a 90mila euro. Gli impianti erano pericolosi e fatiscenti ed ora non ci resta altro da fare che chiuderla per poterla ristrutturare in attesa di una nuove gestione. Intanto per questo genere di attività, nei prossimi giorni troveremo una piscina pronta ad ospitarle. Questo è un impegno importante e va mantenuto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino