Vico Equense, scempio palasport: secondo sequestro in dodici mesi

Cortile del palasport Vico Equense
VICO EQUENSE - Scatta il secondo sequestro nel cortile del palazzetto dello sport trasformato in discarica a cielo aperto. Da un sopralluogo effettuato da carabinieri e...

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VICO EQUENSE - Scatta il secondo sequestro nel cortile del palazzetto dello sport trasformato in discarica a cielo aperto. Da un sopralluogo effettuato da carabinieri e polizia è emersa la violazione dei sigilli e il deposito di nuovo materiale di scarto proveniente da cantieri edili con trasgressione delle norme in materia ambientale. A carico di ignoti il verbale di sequestro.


Le forze dell’ordine stanno indagando per accertare le responsabilità di un illecito che interessa un’area cui sono stati posti i sigilli già nell’aprile del 2015. Si tratta della zona che circonda il palasport, luogo frequentato da ragazzi e bambini, da anni trasformato in discarica sotto gli occhi increduli di chi, per recarsi a fare pallavolo o basket, è costretto ad attraversare cumuli di detriti. Denuncia firmata dal Wwf, segnalazioni ad opera dei residenti della zona, articolo pubblicato su «Il Mattino», sopralluogo delle forze dell’ordine, sequestro dell’area, apertura di un procedimento penale è quanto accaduto lo scorso anno. Chiaro lo scenario agli occhi di carabinieri e polizia nel 2015: un deposito incontrollato di rifiuti non autorizzato contenente resti di materiali provenienti da lavori pubblici, cemento, legname, giostre in disuso, insegne pubblicitarie, cartelli stradali, sacchi di bitume. A questo oggi si somma un nuovo elemento: la scoperta di ulteriori 5 metri cubi di rifiuti edili lasciati in un’area dove nessuno avrebbe potuto accedere senza autorizzazioni. «Mi è capitato più di una volta di vedere camion entrare nell’area per depositare o prelevare materiale» racconta Toni Esposito, la cui abitazione affaccia sul cortile del palasport.


Sulle responsabilità faranno luce gli inquirenti; intanto il Comune ha l’obbligo di presentare un piano di bonifica e indicare le adeguate destinazioni per ogni tipo di materiale. «Qualcuno probabilmente si è introdotto con dei mezzi nella notte per lasciare illecitamente questi rifiuti, approfittando del cancello aperto – spiega Gennaro Cinque, attuale assessore all’ambiente, ai lavori pubblici ed ex sindaco – Essendo un luogo frequentato da molti per le attività sportive può capitare che non venga chiuso bene. Riguardo agli anni passati, invece, abbiamo utilizzato l’area come deposito. Non ci trovo nulla di male poiché ciò è avvenuto in maniera temporanea nell’attesa dell’approvazione di un progetto per la realizzazione di campetti esterni ed eventuale piscina». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino