Discariche in strada, Barra e Ponticelli ostaggio degli incivili del sacchetto

Discariche in strada, Barra e Ponticelli ostaggio degli incivili del sacchetto
Situazioni di “straordinaria” inciviltà e degrado si registrano in molte zone della città a causa della scelleratezza con cui vengono smaltiti i...

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Situazioni di “straordinaria” inciviltà e degrado si registrano in molte zone della città a causa della scelleratezza con cui vengono smaltiti i rifiuti.


Tra le strade di Barra e Ponticelli sono tanti i punti critici, ovvero quelli dove quotidianamente si creano mini-discariche di “monnezza”. I cumuli sorgono proprio accanto ai cassonetti della spazzatura che già permetterebbero di riciclare alcuni materiali in modo differenziato come la plastica, la carta, il vetro, ecc. Sulla strada, invece, viene lasciato di tutto: ingombranti e rifiuti speciali, come gli scarti di lavori edili, pneumatici, pezzi di arredi. Tutte cose che andrebbero smaltite con altri procedimenti.

In via Mastellone - di fronte alla scuola, il 68° istituto comprensivo Giulio Rodinò, e proprio davanti all’isola ecologia gestita da “ASIA Napoli” - hanno scaricato alcuni frigoriferi solitamente utilizzati nei punti vendita per conservare prodotti surgelati. Ma c’è di tutto: anche i semplici sacchetti che residenti e passanti lasciano cadere sul marciapiede.
 
Con il caldo la situazione peggiora: dai cumuli si alza una fastidiosissima puzza. Capita anche nell’omonima strada che permette di raggiungere via Bartolo Longo. A due passi dal cavalcavia dell’autostrada, proprio in un curvone che ha come sfondo il Vesuvio, in pochi giorni è ricomparsa una discarica con ogni tipo di materiale. Su uno striscione, che rende esplicita la rabbia e la delusione dei residenti, qualcuno ha scritto: «La vera munnezza siede a S. Giacomo». Sacconi enormi, ciò che resta di una tettoia, vestiti, materiali in plastica giacciono sulla pubblica via da troppe ore.

Non va meglio a Ponticelli. In via Luigi Piscettaro, così come in via Ulisse Prota Giurleo, si fermano in tanti a scaricare sacconi e cartoni pieni di rifiuti. Poi ci sono gli indigenti che rovistano nei cassonetti per recuperare materiale da rivendere, come metalli e indumenti. Scempio anche lungo via Argine, specie di fronte al palazzetto dello sport, e in via Gino Alfani, a ridosso del parco pubblico e di due scuole.

Quello dei rifiuti resta un tema caldo. Specie nella periferia orientale dove è prevista la costruzione di un impianto di compostaggio. Proprio nella zona che dovrebbe ospitare la struttura si registrano situazioni che evidenziano il mancato rispetto della raccolta differenziata. L’impianto, infatti, dovrebbe lavorare la frazione organica dei rifiuti raccolti nei quartieri dell’area est di Napoli.


Per stanare il fenomeno occorrono controlli serrati da parte di tutti gli organi interessati. Il resto lo farà - si spera - una buona educazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino