Disperso in mare nel Napoletano, senza esito le ricerche: vento e onde

Disperso in mare nel Napoletano, senza esito le ricerche: vento e onde
L'acqua torbida e le onde hanno complicato anche ieri le ricerche per trovare Carlo Riccio, il 57enne disperso in mare a Torregaveta. Elicotteri, motovedette della Guardia...

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L'acqua torbida e le onde hanno complicato anche ieri le ricerche per trovare Carlo Riccio, il 57enne disperso in mare a Torregaveta. Elicotteri, motovedette della Guardia Costiera dotate di ecoscandagli per perlustrare in profondità, insieme ai sommozzatori del soccorso subacqueo acquatico dei Vigili del Fuoco di Napoli fin dalle prime ore dell'alba hanno battuto la baia, nei limiti consentiti dalle condizioni meteomarine, senza ottenere alcun risultato. Il vento e le onde, infatti, anche ieri hanno impedito a uomini e mezzi di avvicinarsi al costone per perlustrare le cavità dove erano riposte le ultime speranze di ritrovare l'uomo.


Le operazioni sono andate avanti fino a tarda sera e proseguiranno per tutta la giornata di oggi, seppur le speranze di trovare ancora in vita il 57enne sono ormai pressoché nulle. «Se è deceduto e i polmoni si sono riempiti d'acqua, una volta sceso in profondità può essere stato portato a largo dalle correnti. Bisogna attendere che il mare si calmi, fermo restando che c'è sempre una minima speranza e noi continueremo a cercarlo», spiega un militare della Guardia Costiera di Baia che ieri coordinava le operazioni dalla spiaggetta da cui Carlo Riccio giovedì mattina si è tuffato in mare per salvare due quindicenni che erano stati travolti dalle onde, venendo a sua volta risucchiato dalle correnti. Un dramma che però non ha fermato i bagnanti, per nulla scalfiti da quanto accaduto ventiquattro ore prima. Come se nulla fosse, nonostante la presenza dei guardacoste, il mare agitato, il vento e i divieti, in tanti hanno continuato a tuffarsi in acqua e a sfidare le onde. A più riprese, gli uomini della guardia costiera e i giovani della cooperativa che noleggia lettini e ombrelloni nei due spicchi di spiaggia libera sono intervenuti per invitarli a risalire dal mare e a raggiungere la riva. Scene di normalità accompagnate dai festeggiamenti sul molo di Torregaveta, ieri affollato da coppie di sposi e familiari giunti nella piccola frazione balneare di Monte di Procida per le foto di rito, mentre a pochi metri marinai e sommozzatori cercavano il corpo del 57enne ormai disperso da due giorni.


All'indomani del dramma il comune di Monte di Procida, dopo le polemiche sul mancato controllo del tratto di costa teatro negli anni di numerosi annegamenti e salvataggi in extremis, ha provveduto a installare una bandiera rossa anche nella spiaggetta da dove si era tuffato Riccio e a sostituire l'unica, nonché fatiscente, bandierina presente giovedì su tutto l'arenile sul lato sinistro del pontile di Torregaveta. Inoltre operai erano al lavoro con un bobcat escavatore per rinforzare la rete posta sulla roccia che sovrasta la spiaggetta, al fine di impedire eventuali crolli. Una messa in sicurezza arrivata dopo la scomparsa in mare del 57enne che insieme ad altre persone, aveva tentato di raggiungere i due ragazzini finiti in uno specchio d'acqua interdetto per recuperare un pallone. Sovrastato dalle onde, forse dopo aver urtato violentemente contro uno scoglio, è stato risucchiato dalla corrente davanti agli occhi degli altri soccorritori che nulla hanno potuto per riportarlo a riva. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino