Dna Angela Celentano, l'ultima speranza è la pista che riporta in Turchia: si hanno 5 mesi di tempo per le ulteriori indagini

La famiglia Celentano ha deciso di seguire a proprie spese questa pista con l’avvocato Ferrandino

La piccola Angela Celentano
Continua il mistero che aleggia ormai da 27 anni intorno alla scomparsa di Angela Celentano, le cui tracce si sono perse ormai dall'agosto del 1996 in quella maledetta...

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Continua il mistero che aleggia ormai da 27 anni intorno alla scomparsa di Angela Celentano, le cui tracce si sono perse ormai dall'agosto del 1996 in quella maledetta gita sul monte Faito a Vico Equense.

Dopo che i risultati del test del Dna prelevato alla modella venezuelana hanno stabilito che la 31enne sudamericana non è imparentata con i Celentano, resta in piedi solo la pista che riporta ancora in Turchia.

L'ennesima speranza per papà Catello e mamma Maria dopo le varie piste percorse sempre senza successo in questi lunghi anni. 

Si ritorna, dunque, in Turchia e a quella foto scattata da Vincenza Trentinella nel 2009 sull’isola turca di Büyükada. Una ragazza che sarebbe figlia adottiva di un veterinario, il cui nome sarebbe stato confuso.

Due anni fa, la nuova denuncia ha portato alla riapertura del fascicolo già archiviato nel 2010 (indagini dei carabinieri del Ros) da parte della Dda di Napoli (procuratrice Rosa Volpe, sostituto Giuseppe Cimmarotta).

Una perizia ha escluso la corrispondenza dei tratti somatici, ma secondo il gip del tribunale di Napoli ci sono delle imprecisioni sull’identità del veterinario, presunto padre adottivo di Angela: anziché perquisire l’abitazione di Fahfi Bey, nel corso delle indagini gli investigatori sarebbero stati a casa del collega Fahri Dal, che esercita la professione di veterinario nello stesso studio.

Ora ci sono altri cinque mesi di tempo per ripetere questo accertamento, attraverso una rogatoria internazionale – l’ennesima – con la Turchia. Una pista che ora anche la famiglia Celentano, a proprie spese, ha deciso di seguire, con il team coordinato dall'avvocato Luigi Ferrandino con l’avvocato Enrica Visconti.

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Il Mattino