Doganella, il progetto per i minori di Bnl e Fondazione Riva

Alla Scuola del Fare del quartiere partenopeo il piano d'inclusione per i minori svantaggiati organizzato dalla banca anche con Save the Children e Comunità di Sant'Egidio

La scuola del Fare della Doganella
Il progetto "Inclucity" alla "Scuola del Fare Giulia Civita Franceschi" con Fondazione Riva dove i ragazzi possono apprendere un mestiere e affrancarsi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il progetto "Inclucity" alla "Scuola del Fare Giulia Civita Franceschi" con Fondazione Riva dove i ragazzi possono apprendere un mestiere e affrancarsi così dalla povertà. Se etimologicamente la parola “periferia” contiene dal greco il verbo “portare” - a sottolineare il trasferimento, nella storia, dalle campagne alle città - oggi bisognerebbe chiedersi cosa portare nei quartieri periferici, cosa ci sia già e cosa manchi. Nasce da questa considerazione il “Progetto IncluCity” di BNL BNP Paribas, presentato ieri dalla Presidente Claudia Cattani e dall’Amministratore Delegato della Banca, Elena Goitini. Un progetto sorto insieme alla Comunità di Sant'Egidio, Save the Children e alla Fondazione Alberto e Franca Riva . Un piano che si rivolge ai quasi 3 milioni e 800mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che in Italia vivono nelle città metropolitane e, nella  maggior parte dei casi, in quartieri svantaggiati e privi di spazi, infrastrutture, stimoli e opportunità per crescere. 

Il “Progetto IncluCity”, nella logica del fare sistema con le non profit che da anni operano in queste realtà, interverrà al loro fianco supportando iniziative finalizzate all’inclusione sociale giovanile, favorendo la co-creazione di nuovi progetti ed attività e promuovendo lo sviluppo di una rete virtuosa che includa altre associazioni a livello locale.  Non solo alla Scuola del Fare della Doganella, ma anche al Giambellino - Milano, Macrolotto Zero di Prato e Ponte di Nona a Roma dove sono attivi i Punti Luce di Save the Children; Portello - Padova insieme alla Comunità di Sant’Egidio. 

L’individuazione delle città e dei progetti è coerente con la presenza di BNL BNP Paribas e delle sue Direzioni Territoriali – Nord-Ovest, Nord-Est, Centro-Nord, Centro e Sud – così da confermare la vicinanza concreta e attiva ai clienti e alle persone in generale, e non solo in ottica bancario-finanziaria. 

«Crediamo nel valore della “prossimità” perché siamo una Banca nazionale, al contempo presente e attiva sui territori dove si svolge la vita economica e sociale del Paese - ha affermato la presidente di BNL BNP Paribas e Findomestic Banca, Claudia Cattani. Il Progetto IncluCity guarda alle periferie per sostenere iniziative di coinvolgimento soprattutto dei giovani, condividendo con loro saperi, valori, esperienze che contribuiscano a farne donne ed uomini più consapevoli, pronti alla vita e padroni, il più possibile, di scelte ed obiettivi».

Elena Goitini, Amministratore Delegato BNL e Responsabile del Gruppo BNP Paribas in Italia: «La nostra iniziativa si sviluppa sulla base del successo del “Projet Banlieues” della Capogruppo che, dal 2006, ha sostenuto oltre 1000 progetti di inclusione sociale. L’ambizione oggi, anche attraverso le donne e gli uomini della Banca presenti sui territori, è promuovere un “ecosistema sociale” dedicato alle periferie e affiancare le associazioni attive a livello locale a favore di realtà con situazioni di difficoltà e disagio, guardando ai giovani come artefici di un “futuro in potenza”, perché acquisiscano conoscenze e strumenti utili a sè stessi e agli altri».

Aiuto allo studio e accompagnamento all’orientamento scolastico; attività finalizzate alla conoscenza verso professioni e nuove competenze nel campo delle tecnologie e della sostenibilità; laboratori artistici, creativi e legati a materie STEM; percorsi di lettura, visite culturali, sportelli della legalità ed ogni altra attività saranno finalizzate allo sviluppo di una coscienza e conoscenza civica alla base della crescita umana e professionale della persona.  

Il “Progetto IncluCity” prevede un impegno per tutto il 2024, che rappresenterà una sorta di primo check point per tracciare un bilancio fattuale dei risultati raggiunti sulla base degli obiettivi prefissati e definire i prossimi passi.     e

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino