Napoli: alta tensione a Posillipo, residenti ​bloccati dai parcheggiatori abusivi

Napoli: alta tensione a Posillipo, residenti bloccati dai parcheggiatori abusivi
Domenica di paura e tensione per i residenti di via Posillipo che per tutta la giornata sono rimasti in balìa di auto e scooter in sosta vietata. Un groviglio di mezzi...

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Domenica di paura e tensione per i residenti di via Posillipo che per tutta la giornata sono rimasti in balìa di auto e scooter in sosta vietata. Un groviglio di mezzi disposti in tre file da parcheggiatori abusivi che nelle ultime settimane e nei week-end si appropriano della lingua d'asfalto nei pressi di Palazzo donn'Anna, bloccando i passi carrabili autorizzati, ingressi di condomini e perfino la pensilina dell'autobus, dove un incivile ha parcheggiato il proprio scooter fregandosene della panchina che servirebbe agli utenti.

 
Complici le giornate estive e i lidi ancora aperti, in tanti arrivano nel quartiere collinare incuranti dei divieti di sosta, affidandosi a parcheggiatori abusivi che sono diventati un incubo per i residenti. «Abbiamo provato più volte a far valere le nostre ragioni a questi personaggi, e il risultato è stata arroganza mista a minacce. Abbiamo chiamato la polizia municipale per chiedere un intervento, ma purtroppo non è potuta intervenire perché, ci hanno detto, non avevano né mezzi né personale» ha spiega una residente. «Se avessimo bisogno di un mezzo di soccorso o se dovessimo uscire con urgenza, non possiamo. Mia moglie aspetta un bambino e solo il pensiero di non poter correre in ospedale o chiamar eun ambulanza in caso di necessità, mi ha fatto morire. Viviamo tutti i week-end con questa paura addosso». Intimoriti dai modi violenti dei parcheggiatori, i residenti chiedono maggiori controlli, soprattutto nelle ore di punta: «È un inferno: se usciamo, non possiamo rientrare a casa nostra, parcheggiare nei nostri box o entrare nelle aree condominiali; se restiamo a casa, temiamo rappresaglie di queste persone, infastidite dalle nostre giuste lamentele».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino