Don Patriciello, il parroco di Caivano minacciato: «Ho firmato il mio testamento»

Don Patriciello, il parroco di Caivano minacciato: «Ho firmato il mio testamento»
«Io, poco fa, ho firmato il mio testamento». Lo ha reso noto don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Io, poco fa, ho firmato il mio testamento». Lo ha reso noto don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, davanti alla cui chiesa è stato fatto esplodere un ordigno nella notte tra sabato e domenica, nel corso dell'intervista rilasciata durante il programma Studio Mattinà di Canale 9.

Al giornalista Marco Caiano e alla conduttrice Barbara Petrillo, il sacerdote ha spiegato: «Vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada. Alcuni camorristi pensano che dovrei limitarmi a celebrare messa e benedire i loro figli quando vengono uccisi. Non è così, continuo il mio percorso mentre da queste parti continuano le stese di giovani pistoleri che terrorizzano i residenti a colpi di kalashnikov. Per quanto mi riguarda, se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto il prete. Sono solo un povero parroco che annuncia il Vangelo».

Grande è stata la solidarietà dei cittadini e delle istituzioni. Ieri anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto manifestare la sua solidarietà con una telefonata: «Se il Presidente Mattarella si è scomodato per chiamare me, di domenica, vuole dire che la cosa evidentemente preoccupa anche lui e gli inquirenti», ha concluso don Maurizio.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino