Donatori di sague (e speranza), l'esempio di Marina Giulia Cavalli

Donatori di sague (e speranza), l'esempio di Marina Giulia Cavalli
In estate le malattie non vanno in ferie. Per i talassemici e gli ammalati oncoematologici, per i trapiantati e i politraumatizzati, è ancora più forte la...

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In estate le malattie non vanno in ferie. Per i talassemici e gli ammalati oncoematologici, per i trapiantati e i politraumatizzati, è ancora più forte la necessità di una trasfusione di sangue. «Rivolgo un appello accorato affinché, prima di partire per le vacanze, vada a donare chi lo può fare», dice Bruno Zuccarelli, capo dipartimento Campania del centro di medicina trasfusionale e presidente dell'Ordine dei medici di Napoli. La richiesta è in continua crescita. In Campania occorrerebbero quasi 250 mila donazioni all'anno per soddisfare il fabbisogno complessivo. «Per fortuna la vita media si allunga e per tante ragioni - rimarca Zuccarelli-, aumenta la necessità del supporto di sangue». Negli ultimi tempi, il numero dei donatori, purtroppo, è diminuito a scapito della solidarietà.

Un «effetto collaterale» della pandemia, che si potrebbe evitare. «Basta cominciare per rendersi conto che è una cosa semplice», interviene l'attrice Marina Giulia Cavalli, donatrice da quasi venti anni tra Napoli e Roma, sensibilissima al problema come dimostra la foto simbolo scattata da Giuseppe D'Anna. Difatti, lei dice con convinzione: «Donare fa bene a se stessi, perché permette di tenersi sotto controllo, e aiuta gli altri, che non sono pochi». Dopo una drastica riduzione delle richieste di prestazioni sanitarie non urgenti, da molti rinviate durante l'emergenza Covid, la situazione è infatti cambiata. «Da alcuni mesi, con il ritorno alla quasi normalità - spiega Zuccarelli -, i pazienti vogliono sottoporsi agli interventi chirurgici programmati». Insomma, occorre uno sforzo in più da parte di chi può aiutarli.

Nel 2021, sul territorio regionale, le donazioni sono state poco più di 175mila, quasi il 50 per cento effettuate da volontari. «Ancora troppi sono, però, occasionali, legati quindi a episodi singoli che indicano la necessità di un'attenta fidelizzazione», evidenzia Zuccarelli e ribadisce come la donazione di sangue, al di là dell'atto di generosità verso chi ne ha bisogno, è un'occasione per verificare il proprio stato di salute. Gratuitamente.Agli «angeli della solidarietà», al momento stesso del prelievo, vengono eseguiti i principali esami ematici, di laboratorio e, all'occorrenza, vengono garantite consulenze specialistiche. A Napoli e provincia è possibile rivolgersi ai due Policlinici, all'ospedale Cardarelli, all'ospedale del Mare, al San Paolo, al Pascale, al Monaldi, al Pausilipon. Basta pesare più di 50 anni e aver compiuto 18 anni per presentarsi a digiuno, la mattina, nei centri della speranza.
 

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Il Mattino