«Le donne non si toccano neanche con un fiore», è l’insegnamento che tante mamme nel mondo hanno dato ai propri figli. Ma ci sono figli che non hanno...
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Una battaglia difficile da combattere quando le vittime in molti casi dipendono dai loro carnefici: donne non autonome economicamente, spesso con figli, che restano intrappolate nell’incubo della violenza senza vedere vie d'uscita. È per questo che il consigliere del Comune di Napoli Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione politiche sociali, ha spinto una mozione che prevede un impegno delle istituzioni nell’offrire uno sgravo fiscale alle donne vittime di soprusi, per aiutare soprattutto le mamme non autonome economicamente.
«La Giunta regionale, attraverso questa mozione, si impegna a favorire l’occupazione delle vittime concedendo sgravi fiscali e contributivi alle aziende che le assumono, e si aspetta che tale proposta di legge venga approvata anche dal Parlamento», spiega Borrelli. La proposta di legge è stata presentata in Parlamento dal consigliere regionale Bruna Fiola e si aspetta l’approvazione il 24 novembre: l’intenzione è quella di aiutare de donne ad emanciparsi contro gli uomini violenti, per dare loro una speranza, la forza di denunciare; uno spiraglio di luce nel quale cercare conforto dopo il buio della loro esperienza.
Al flash mob hanno partecipato anche l’assessore comunale Roberta Gaeta e Alessandra Clemente, e a sorpresa anche il rettore della Federico II Gaetano Manfredi, al quale i presenti hanno chiesto di istituire un esame specifico sulla storia della legislazione relativa alle donne: un modo per studiare e approfondire i passaggi storici dalla conquista del diritto al voto al cambiamento sociale e legislativo che oggi accompagna la lotta contro i soprusi. E la manifestazione vuole supportare le donne che lottano ogni giorno e vuole mostrare al mondo la triste realtà spesso nascosta dietro le mura domestiche; portarla in piazza e combatterla offrendo soluzioni concrete per evitare che tante situazioni possano trasformarsi in tragedia. Molte donne cercano la forza: ci vuole coraggio, e soprattutto ci vuole una mano tesa ad aiutare per alzare la testa e dire basta alla violenza di genere, per restituire la vita alle tante donne vittima di soprusi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino