Dopo l’ennesimo raid (il secondo in una settimana), all’istituto di istruzione superiore Archimede di Ponticelli c’è l’Open Day. Un modo per...
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Intanto all’istituto arriva la solidarietà di istituzioni e associazioni. «Esprimiamo sincera solidarietà e vicinanza alla preside e agli studenti che si sono visti negare il proprio diritto alla formazione - dichiarano la consigliera comunale Rosaria Galiero e il capogruppo di Napoli in Comune alla VI Municipalità Antonio Di Costanzo - nonché all'istituto che quotidianamente vivono come la propria casa. Questi episodi danneggiano la collettività e gli sforzi che la scuola sta compiendo nel rendere sempre di più il plesso all'avanguardia nell'offerta didattica e formativa, dimostrandosi un pilastro nella lotta al degrado, all'abbandono e alla camorra». «Sono davvero amareggiato e deluso da quanto accaduto - dice Vincenzo Viola, presidente associazione Vivendo Ponticelli - La scuola appartiene alla collettività ed è il luogo dove si formano le coscienze e la cultura del sociale. Quanto accaduto altro non è che l’opera di qualche teppistello a cui non è ancora chiaro il male che sta facendo a se stesso prima che ad altri. Esprimo la mia sincera solidarietà alla preside e la inviterò nei prossimi giorni ad un incontro con altre realtà del territorio, per un confronto su iniziative da mettere in campo per il diritto allo studio e contro la dispersione scolastica». In prima linea al fianco della dirigente anche Salvatore Palantra, del Comitato Porchiano Bene comune, che insiste sulla «grande responsabilità di noi tutti come genitori, che abbiamo il difficile compito di guidare la crescita dei nostri ragazzi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino