Droga, chiesti 20 anni di reclusione per l'agente che scortò D'Alessio

Droga, chiesti 20 anni di reclusione per l'agente che scortò D'Alessio
Venti anni di reclusione sono stati richiesti dal pm della Dda di Napoli Luigi Landolfi per l'agente della Polizia di Stato, tuttora sospeso, Nunziante Camarca, accusato di...

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Venti anni di reclusione sono stati richiesti dal pm della Dda di Napoli Luigi Landolfi per l'agente della Polizia di Stato, tuttora sospeso, Nunziante Camarca, accusato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, con esclusione però dell'aggravante mafiosa. Il processo è in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.


Camarca (difeso da Mariano Omarto) fu arrestato nell'ottobre 2015 insieme a due colleghi in servizio al Commissariato di Marcianise, Alessandro Albano e Domenico Petrillo, con la grave accusa di aver favorito il clan camorristico Belforte nell'attività di spaccio. Ma ad accendere i riflettori dei media sull'indagine fu la scorta non autorizzata fatta dai tre agenti al cantante Gigi D'Alessio; la circostanza, riportata nell'ordinanza di arresto, si verificò nel dicembre 2013, quando i tre poliziotti, mentendo al dirigente del loro commissariato e falsificando le relazioni di servizio, scortarono con l'auto della polizia, per le strade di Napoli, il cantante che doveva recarsi ad un evento di presentazione del suo nuovo cd.


Sulla vicenda Gigi D'Alessio è venuto anche a testimoniare in tribunale nel febbraio del 2017. Molto grave l'accusa contestata a Camarca e ai colleghi, quest'ultimi due già condannati in abbreviato in primo grado e in attesa dell'Appello il prossimo 14 febbraio: per la Dda i tre agenti, in cambio di danaro o altre utilità, avrebbero favorito alcuni spacciatori di Marcianise, collegati al clan Belforte, rivelando loro notizie riservate sulle indagini che li riguardavano, in modo da sfuggire alla cattura, o arrestando persone legate ad altri gruppi di spaccio concorrenti. Peraltro la Dda, dopo aver contestato inizialmente l'aggravante mafiosa per i tre agenti, l'ha poi esclusa. In aula oggi il pm Landolfi ha chiesto una pena di un anno e sei mesi per l'altro imputato Paride Amoroso, sottufficiale dell'Esercito ed ex collaboratore del Sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano nonché ex consigliere comunale a Marcianise, accusato di accesso abusivo al sistema informatico; due anni sono stati infine richiesti per la terza imputata Oxana Luyeta. La sentenza è prevista per il 20 aprile. 
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Il Mattino