Droga, estradato in Italia il boss della dama bianca di Berlusconi

Droga, estradato in Italia il boss della dama bianca di Berlusconi
È rientrato questa mattina a Fiumicino, scortato da personale dello Scip - Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia della direzione centrale della polizia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È rientrato questa mattina a Fiumicino, scortato da personale dello Scip - Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale, Pasquale Fiorente, 40enne di Torre Annunziata, arrestato nel dicembre 2016 in Cile dopo una lunga latitanza per traffico internazionale di stupefacenti. È accusato di essere il promotore di una organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di droga tra sud America e Italia, ed era il contatto diretto tra i fornitori sud-americani di Messico, Colombia, Bolivia e Brasile e i cartelli criminali campani.


Un'organizzazione finita sotto i riflettori nel marzo 2013 quando all'aeroporto di Fiumicino venne arrestata Federica Gagliardi, la dama bianca che si era fatta riprendere al G8 di Toronto assieme all'allora premier Berlusconi: nel trolley della donna c'erano 24 chili di cocaina destinati ad Alessandro Fiorente, fratello e socio in affari di Pasquale.

Il 40enne estradato oggi, secondo gli elementi raccolti dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, raccoglieva il denaro dalle organizzazioni criminali italiane e andava ad acquistare la droga in America Latina provvedendo al trasporto nel nostro Paese. Per far entrare gli ingentissimi carichi di cocaina e hashish in Italia utilizzava tutti i sistemi: soprattutto camion - in una circostanza fu sequestrata una tonnellata di hashish e in un'altra 14 chili di cocaina - e voli di linea. Come quello su cui viaggiava la 'dama biancà, arrestata in flagrante a Fiumicino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino