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Baby gang, teppismo e vandalismo sono problemi con cui le aziende di trasporto a Napoli devono fare i conti tutti i giorni. Ma anche evasione ed elusione dei titoli di viaggio sulle linee di trasporto su ferro e gomma; un fenomeno che le stesse società hanno cercato di fronteggiare con iniziative di controllo nelle varie stazioni o sui mezzi direttamente, senza grandi risultati.
La scorsa settimana nella stazione Piave della circumflegrea a Soccavo, sono state vandalizzate le macchinette obliteratrici rendendole impraticabili. C’è stato bisogno di ritirarle e, dopo un intervento di riparazione, sono tornate al loro posto qualche giorno fa.
Il video che vi proponiamo mostra una serie di transiti di utenti che non pagano il ticket. Scavalcano, passano sotto, li forzano i tornelli pur di entrare: addirittura una signora anziana spinge con il proprio corpo la sbarra fino a romperla. Si stima che siano circa 400 le persone che, ogni giorno, evadono in questa stazione: parliamo della fermata della circumflegrea Trencia a Pianura, la cumana così la chiamano tutti. La stessa stazione dove, questa estate, furono impiegati i militari dell’Esercito per cercare di arginare il problema delle baby gang che terrorizzavano gli utenti.
Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi e il personale impiegato, i furbetti che non pagano il biglietto sui convogli di cumana e circumflegrea sono sempre in aumento. Di recente l’Eav ha informato tutto il personale di controlleria di una nuova «indagine conoscitiva interna di frequentazione ed evasione anno 2016». Vale a dire, ci riprovano a studiare e valutare il problema ma poi non è detto che venga risolto. L’ indagine è ancora in corso e quindi non si conoscono ancora i risultati.
«Passano sotto i nostri occhi tutti i giorni, coloro che non pagano il biglietto – ci confessa un addetto -, ma quando ci permettiamo di richiamarli nella migliore delle ipotesi ci ignorano o deridono, spesso ci insultano e a volte ci minacciano: è a rischio la nostra incolumità. Certo la presenza dei militari, che ringraziamo, ha funzionato un po’ da deterrente , ma non è la soluzione», conclude.
«Ci vorrebbe personale di controllo ai tornelli – spiega un utente – in tal modo difficilmente i furbetti li scavalcherebbero». Un’altra signora, intervenendo, afferma: «Percorsi obbligati con transenne, questo dovrebbero montare. Così le persone sarebbero costrette, una volta entrate, ad obliterare il biglietto senza possibilità di scavalcare».
Il governo ha appena avviato uno stanziamento di fondi per 600 milioni di euro, ma sappiamo che serviranno solo per azzerare i vecchi debiti, praticamente niente investimenti in infrastrutture. Quindi per finanziare interventi strutturali , al fine di combattere il fenomeno dell’evasione sui mezzi Eav, dovrà intervenire la Regione (socio unico). Presto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino