Edoardo Cosenza assessore alla mobilità: «Presto cantieri ovunque a Napoli ma tempi certi sui lavori»

Edoardo Cosenza assessore alla mobilità: «Presto cantieri ovunque a Napoli ma tempi certi sui lavori»
Per i napoletani l'impatto con la ripresa totale delle attività alla conclusione delle ferie estive è stata durissima, soprattutto sul fronte della...

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Per i napoletani l'impatto con la ripresa totale delle attività alla conclusione delle ferie estive è stata durissima, soprattutto sul fronte della viabilità. I cantieri che strozzano il traffico non hanno superato l'impatto con il rinnovato affollamento delle strade, ci sono aree di Napoli, da via Cristoforo Colombo a via Giacinto Gigante nelle quali le code si allungano a dismisura.

L'assessore alla mobilità e alle infrastrutture Edoardo Cosenza, però è convinto del percorso che viene seguito: «Una città senza cantieri è una città morta. Vedere tanti operai all'opera equivale a sapere che ci sono progetti, idee, sviluppo. Non vanno demonizzati i lavori, bisogna spiegarlo bene ai cittadini». 

È difficile spiegarlo a chi è rimasto imbottigliato fin dal primo giorno della ripresa del lavoro.
«No, non è difficile. E non è una questione collegata alla ripresa delle attività. È vero, ci sono disagi grandi e piccoli, ma sono determinanti per ottenere un domani migliore, con una città sicuramente più vivibile».

È davvero convinto che i cantieri siano da accogliere con entusiasmo, come segno di crescita futura?
«E non siamo che all'inizio. Sappia che presto travolgeremo la città di cantieri. Napoli ne ha un disperato bisogno, va rinnovata, manutenuta, resa più moderna».

Intanto la gente soffre, come a via Cristoforo Colombo.
«Però lì non abbiamo fatto altro che riportare la viabilità a quella che era un tempo. La svolta sulla sinistra per incanalarsi verso lo svincolo con via Marchese Campodisola era una modifica relativamente recente del percorso. E poi si tratta di un cantiere che avrà vita breve, dopo quel tratto di strada tornerà ad ospitare il flusso di auto dirette verso la galleria e tutto tornerà esattamente com'era un tempo».

E il cantiere di via Giacinto Gigante che anche ieri ha paralizzato il Vomero? Era necessario aprirlo a inizio settembre?
«Non c'è stata la possibilità di anticipare i lavori, bisogna adeguarsi. Ma sarà un cantiere di brevissima durata».

Il passato ci insegna che a Napoli non esistono cantieri di breve durata...
«Non bisogna guardare al passato ma al futuro. Io personalmente seguirò ciascun cantiere e vigilerò sul rispetto dei tempi previsti. Non sarà concesso un giorno in più rispetto alle previsioni. Non ci saranno i cantieri eterni che hanno ingolfato Napoli per decenni».

Ci permette di dubitare?
«Il dubbio è lecito ma lancio la mia sfida sul campo. Venite a verificare ogni cantiere e verificate la data di chiusura prevista, scoprirete che a quella data non ci saranno più lavori in corso».

È lodevole il suo entusiasmo, ci auguriamo che tutto vada come lei prevede.
«Sarà così, fino ad ora abbiamo sempre mantenuto ogni promessa».

Beh, sui nuovi treni della Metropolitana avevate ipotizzato l'entrata in servizio per la fine dell'estate.
«Entro la conclusione di questa settimana terminerà il percorso di 5.000 chilometri previsto per il primo dei nuovi convogli. Poi ci sarà un breve iter burocratico con la relazione finale che dovrà essere vidimata dal Ministero, subito dopo il treno sarà a disposizione dei napoletani».

Entro quindici giorni?
«Non mi sbilancio. I tempi saranno brevi, ma siccome non dipende tutto da noi non posso fare previsioni certe».

Invece previsioni sulle stazioni in fase di completamento ne può fare?
«Per le stazioni Centro Direzionale e Tribunale confermo che entro l'inizio del prossimo anno potrebbero essere completate. Diverso il discorso per la stazione Poggioreale che è ferma dopo l'incidente dello scorso gennaio».

E l'apertura del sottopasso fra piazza Municipio e la stazione marittima?
«Quella è in fase avanzatissima, entro la fine del 2022 il percorso sarà utilizzabile. Ovviamente senza la passeggiata archeologica che ha bisogno di tempi più lunghi. Però il sottopasso sarà aperto e fruibile».

Torniamo ai lavori stradali. Quando inizierà il restyling di via Partenope?
«Il 31 di agosto la commissione ha concluso i lavori di aggiudicazione. Se non ci saranno ricorsi, nel giro di un paio di mesi partiranno i lavori».

E se ci fossero ricorsi?
«Spero che non sia così, ma se ce ne fossero, bisognerebbe aspettare, correttamente, tutti i tempi previsti dalle norme. In quel caso non possiamo farci nulla, anche se i ritardi potrebbero essere infiniti».

Quanto dureranno i lavori a via Partenope?
«Secondo il cronoprogramma quattordici mesi dalla data d'inizio. Anche se si prevede una possibile riduzione dei tempi io preferisco restare sulle date ufficiali».

Ha annunciato una città travolta dai cantieri, quali saranno i prossimi passi?
«Non si tratta solo e sempre di interventi invasivi e clamorosi. La città va manutenuta anche nelle vie secondarie, anche con lavori che durano pochi giorni ma consentono di evitare futuri problemi ai cittadini».

Tra i progetti dei giorni dell'insediamento c'era la rinascita di San Giovanni con la terrazza sul mare nella zona della ex Corradini.


«Il ministro Carfagna sarà in città ed è prevista la firma del Cis, il contratto istituzionale di Sviluppo da 280 milioni. Tra quegli stanziamenti ci sono anche i fondi destinati alla zona di San Giovanni, 12 milioni in tutto. Una volta acquisiti i finanziamenti bisognerà solo far partire la progettazione e anche quell'area sarà coinvolta nel processo di rinnovamento e sviluppo che abbiamo immaginato per la città».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino