Napoli, il censimento del campo rom di Scampia: 300 abitanti, almeno 150 minorenni

Napoli, il censimento del campo rom di Scampia: 300 abitanti, almeno 150 minorenni
Sono poco più di trecento gli abitanti delle tre aree del campo rom di Scampia in via Cupa Perillo. Settantacinque famiglie con almeno centocinquanta minori. Questi...

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Sono poco più di trecento gli abitanti delle tre aree del campo rom di Scampia in via Cupa Perillo. Settantacinque famiglie con almeno centocinquanta minori. Questi i numeri riscontrati nel corso del censimento disposto dalla procura di Napoli ed effettuato tra lunedì e martedì. Un'operazione richiesta già da tempo dai rappresentati dell'VIII Municipalità che, in seguito all'ultimo grande incendio della scorsa settimana, avevano chiesto di conoscere i reali numeri degli occupanti della zona. Gli sversamenti illeciti, i roghi e le precarie condizioni igenico-sanitarie, hanno costretto in più occasioni le forze dell'ordine ad interventi straordinari ed al presidio fisso degli uomini dell'esercito. Un pattugliamento che però non ha mai dato i risultati sperati ma che adesso, anche in vista dei lavori per la riapertura degli svincoli dell'asse mediano, sembra essere ripreso. 

«Bisognava capire chi c'era all'interno di questi campi – afferma il vicepresidente dell'VIII Municipalità Salvatore Passaro – perchè è inconcepibile continuare a brancolare nel buio. Abbiamo centinaia di uomini, donne, anziani e bambini che ora vanno visionati prima di essere spostati altrove per l'inizio dei lavori alla strada. Questa zona è pericolosa e malsana soprattutto per i più piccoli e riteniamo necessario mettere tutto e tutti in sicurezza. Continuare a lasciare la situazione così come si presenta è impensabile in un paese civile. Ci sono montagne di rifiuti attorno le baracche e gli alloggi di fortuna. Gli abitanti dei campi spesso vengono invasi dai topi ed il pericolo di epidemie è sempre dietro l'angolo. Ma c'è di più. Vogliamo capire come mai non si provvede ad installare un sistema di video sorveglianza che possa evitare ulteriori problemi legati agli sversamenti abusivi. Questa dovrebbe essere una priorità». Un invito alla legalità ed alla sicurezza che però, come lo stesso Passaro sottolinea, non deve essere fine a se stesso. In nessuno dei campi, ancora adesso, si conosce l'esatto numero di vaccinati o dei possibili contagiati dal covid-19. Una zona d'ombra su cui viene chiesto di far luce, ora che i numeri della pandemia tornano a crescere in città. «Non sappiamo se ci siano contagiati – conclude il vicepresidente – o se qualcuno tra gli abitanti sia stato vaccinato. Questo vogliamo saperlo dall'Asl a cui chiediamo di intervenire in tempi rapidi. Spesso è difficile risalire ai residenti o ai loro familiari e questo ci espone a possibili pericoli. Vogliamo trasparenza e sicurezza per tutti. A questo grande risultato, arrivato dopo anni di battaglie, deve seguire una programmazione precisa che restituisca dignità a chi vive tra i rifiuti e certezze a chi crede nelle istituzioni».

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Il Mattino