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Trentotto deputati alla Camera, diciotto senatori a Palazzo Madama, saranno cinquantasei i parlamentari campani della prossima legislatura. Pur nell'incertezza di quali saranno gli schieramenti, è però già iniziata «la caccia» ad un posto da capolista in tutti i partiti. Soprattutto con la riduzione del numero dei parlamentari e il nuovo Parlamento che vedrà scendere di ben 33 unità il numero di onorevoli in arrivo dalla Campania, sono già partite le grandi manovre per mettersi al sicuro facendosi candidare nei listini bloccati: quei posti previsti dal rosatellum garantiti direttamente dai segretari di partito: non serve alcuna preferenza personale, basta semplicemente essere i primi della lista e il seggio scatta con sicurezza. È probabile che proprio in Campania arriveranno diversi big a caccia di un posto: Fi dovrebbe prevedere come capolista al Senato direttamente Silvio Berlusconi e alla Camera Antonio Tajani, il Pd è pronto a lanciare per Palazzo Madama il ministro Dario Franceschini e, a caccia di un seggio sicuro nel «fortino» campano, potrebbe esserci anche il leader M5s, Giuseppe Conte.
Se nel Partito democratico Franceschini è ormai dato per certo come candidato al Senato, resta il nodo dei nomi da inserire in listino nei collegi della Camera (Campania 1 e Campania 2): in pole position ci sarebbe l'uscente presidente della Commissione contro i Femminicidi, Valeria Valente, nell'altro listino potrebbe prevalere il segretario regionale dei Democrat, Marco Sarracino. Il Pd potrebbe decidere di non blindare la candidatura di un altro big campano come Lello Topo ritenendola comunque sicura grazie alle migliaia di preferenze che l'ex sindaco di Villaricca ha da sempre intercettato. Per consegnare le liste c'è tempo comunque fino al 20 agosto e di tempo per chiudere ne resta. Nel centrosinistra, in attesa che Carlo Calenda ed Emma Bonino sciolgano le riserve sull'alleanza con il Pd, un posto da capolista con Azione sembra scontato per la ministra Mara Carfagna.
Col vento in poppa dei sondaggi ha le idee abbastanza chiare Giorgia Meloni. Fdi dovrebbe mettere in cima nel collegio di Campania 1 Sergio Rastrelli, l'uomo al quale già da tempo la leader di Fratelli d'Italia si è affidata per il rilancio del partito in Campania. Per il collegio di Campania 2 in pole c'è Edmondo Cirielli. Assai quotati in Fdi sono poi i nomi di Marta Schifone e Gabriella Peluso. Meloni potrebbe invece affidarsi per il Senato ad un nome della società civile di alto profilo - ritorna a circolare il nome del direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano - o si cercherà la riconferma di uno degli attuali parlamentari. Più chiara la situazione nella Lega con Salvini che dovrebbe garantire i suoi attuali parlamentari Gianluca Cantalamessa, Pina Castiello e Francesco Urraro che tornerebbe a correre per il Senato. Sceglie di tenere fede al mandato da europarlamentare il coordinatore Valentino Grant, che non correrà alle Politiche. In Fi correrà Berlusconi per il Senato, alla Camera Mimmo De Siano potrebbe affiancare Antonio Tajani, legatissimo al territorio per le sue origini vietresi.
È caccia ad un seggio in Campania da parte dei big dei Cinquestelle. Con Roberto Fico che, salvo sorprese, sarà fuori dai giochi, potrebbe far gola proprio a Giuseppe Conte un posto sicuro nel fortino campano. L'altro posto per la Camera nel listino bloccato dovrebbe toccare a Gilda Sportiello mentre al Senato gli M5s punteranno tutte le fiches sull'attuale capogruppo di Palazzo Madama, Maria Domenica Castellone. In sospeso c'è ancora Italia al Centro, il movimento di Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello perché la collocazione tra i due poli resta ancora incerta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino