Elezioni a Casavatore, il sindaco è in bilico dopo l'ordine del Tar: «Ricontare le schede»

Elezioni a Casavatore, il sindaco è in bilico dopo l'ordine del Tar: «Ricontare le schede»
Il Tar della Campania decide di fare definitivamente chiarezza sull'elezione a sindaco di Casavatore di Vito Marino, prevalso al ballottaggio del 4 e 5 ottobre scorso sullo...

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Il Tar della Campania decide di fare definitivamente chiarezza sull'elezione a sindaco di Casavatore di Vito Marino, prevalso al ballottaggio del 4 e 5 ottobre scorso sullo sfidante, Luigi Maglione, per appena due voti. Il tribunale ha disposto il riconteggio dei voti della sezione 9 dove bisognerà verificare «le tre schede di voto oggetto di contestazione sia da parte del ricorrente principale, Maglione (2 schede) che incidentale, Marino (1 scheda), di cui si dispone comunque l'acquisizione in copia autenticata e che verranno depositate, all'esito della verificazione, presso la segreteria del Tar».

I giudici della seconda sezione del Tar (presidente, Paolo Corciulo, consigliere Carlo Dell'Olio e primo referendario estensore, Antonella Lariccia) hanno stabilito che nell'arco di sessanta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza, pubblicata ieri mattina, bisognerà accertare il numero e nominativo dei votanti stranieri inseriti, alla data del ballottaggio, nelle liste elettorali del Comune di Casavatore e verificare la corrispondenza tra quelli risultati iscritti nelle liste elettorali e quelli che hanno effettivamente espresso il proprio voto nelle sezioni 6 e 8.

Il collegio giudicante, in seguito al ricorso presentato dagli avvocati Antonio Parisi e Marco Iannaccone per conto di Luigi Maglione, ex sindaco non rieletto al ballottaggio, ha disposto pure che l'ufficio elettorale del Comune consegni, sempre nei termini dei sessanta giorni, la copia delle tabelle di scrutinio della sezione 17 presso la segreteria del tribunale. A nominare il funzionario verificatore per lo spoglio delle schede della sezione 9 dovrà essere, intanto, il prefetto di Napoli, Marco Valentini.

Il ricorso, notificato al Tar il 9 novembre 2020 da Luigi Maglione e Alberto D'Auria, puntava ad ottenere l'annullamento del verbale di proclamazione degli eletti pubblicato dall'Ufficio centrale elettorale il 21 ottobre 2020 - in virtù del quale è stato eletto sindaco Vito Marino, e contestualmente si è proceduto al rinnovo del consiglio comunale -, dell'atto di proclamazione del sindaco Marino, emanato dall'Ufficio centrale elettorale il 9 ottobre 2020, oltre che dei verbali relativi alle operazioni elettorali delle sezioni 3, 5, 6, 8, 9, 13, 17 e 18, nonché ad ottenere la correzione dei risultati elettorali e la conseguente elezione di Maglione alla carica di sindaco all'esito del turno di ballottaggio. 

Il sindaco Marino, rappresentato e difeso dall'avvocato Raffaele Manfrellotti, propose a sua volta ricorso incidentale il 10 dicembre 2020 segnalando anche lui anomalie nello spoglio. Una di queste era rappresentata da una delle tre schede finite in contestazione nella sezione 9 con la quale gli veniva, a suo dire ingiustamente, annullata una preferenza. Nel ricorso al Tar anche il Comune di Casavatore, in persona del legale rappresentante pro tempore, intanto, si è costituito in giudizio rappresentato e difeso dall'avvocato William Esposito. Non costituito, invece, l'Ufficio Elettorale Centrale.

Il collegio giudicante ora attenderà i due mesi per le verifiche dopodichè deciderà. Ha, infatti, rinviato il verdetto definitivo all'udienza pubblica del 16 marzo 2021. Se dovessero emergere irregolarità a favore di Luigi Maglione, medico di famiglia in pensione ed ex sindaco, la geografia del consiglio comunale verrebbe completamente stravolta. 

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Il Mattino