A esultare, nell'ordine, sono il Pd e i grillini. I primi perché confermano l'andamento delle regionali ed espugnano le roccaforti del centrodestra (vedi Sorrento...
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«Un risultato straordinario», dice il segretario Pd Nicola Zingaretti riferendosi a Pomigliano d'Arco, la ex roccaforte rossa che era passata (vedi le politiche 2018) in massa ai grillini. Ma ecco che nella cittadina del ministro Luigi Di Maio, vince il laboratorio dem-M5s sulla scia del patto di governo. Diventa così sindaco Gianluca Del Mastro, docente universitario, che ha battuto Elvira Romano con il 61 per cento delle preferenze contro il 39 della sfidante, espressione della giunta uscente di centrodestra. E così negli altri due comuni vince il modello grillino-dem. A Giugliano con Nicola Pirozzi che con il 53 per cento batte Antonio Poziello al 47 per cento e ad Ariano Irpino, nell'Avellinese, dove Enrico Franza con il 65,91 per cento l'ha spunta su Marco La Carità (fermo 34,09 per cento) nonostante una spaccatura locale nel Pd. Ma dem e centrosinistra, anche senza grillini, espugnano anche roccaforti storiche della destra come Sorrento (non si vinceva dal 1993), dove Massimo Coppola vince con il 61 per cento e Terzigno, con il 60 per cento per Francesco Ranieri.
Discorso diverso nel salernitano, la roccaforte del presidente De Luca, dove gli unici due comuni al voto, Angri e Pagani, vanno al centrodestra. Nel primo comune viene riconfermato Cosimo Ferraioli che, con il 55,3 per cento, supera lo sfidante del Pd Pasquale Mauri; nel secondo, invece, passa Lello De Prisco (figlio dell'ex senatore missino Gerardo) con il 63,7 (appoggiato anche dai democrat usciti al primo turno) contro Enza Fezza, sostenuta da FdI, Lega e dall'ex sindaco Almerico Gambino. A Marcianise, infine, sonora sconfitta per il Pd con Dario Abbate contro Antonello Velardi, ex sindaco prima della sfiducia l'anno scorso da parte della sua maggioranza, che ora torna in Municipio.
Dopo questi risultati è naturale, ora, che democrat e grillini abbiano messo benzina nel motore per le comunali di Napoli dell'anno prossimo. Ed entrambe le forze politiche già ieri sera lanciano il modello Pomigliano anche per la sfida di palazzo San Giacomo.
«Siamo la prima forza della provincia di Napoli. Alle tantissime vittorie del primo turno, si aggiungono ora - spiega il segretario napoletano del Pd Marco Sarracino - quelle straordinarie di Pomigliano e Giugliano, comuni importantissimi dove abbiamo deciso di sperimentare la coalizione con l'M5s. E aggiunge: «Aver costruito coalizioni larghe e coese si è dimostrata una scelta vincente. E ora siamo già al lavoro per tornare a vincere le elezioni del comune di Napoli».
Esultano, naturalmente, anche i grillini anche se qualcuno tiene a fare dei distinguo: «Quello che non siamo riusciti a fare per la Regione Campania, quando avevamo proposto il nome di Sergio Costa alla testa di un progetto di autentico rinnovamento per la nostra terra, stiamo riuscendo a realizzarlo in comuni importanti che possono fare da traino per l'economia e lo sviluppo dell'intera regione», commenta la consigliera regionale Valeria Ciarambino.
Mentre Luigi Iovino, deputato M5s tra i registi del patto di queste comunali, sembra parlare lo stesso linguaggio del Pd: «Abbiamo il dovere di andare avanti lungo questo percorso e di sostenere ovunque laboratori politici come quelli nei quali abbiamo conseguito le vittorie storiche di oggi. Ora ci attende la sfida di Napoli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino