«Scorgo ancora qualche possibilità di cambiare in meglio rispetto ad oggi ed è per questo che ritengo di manifestare la mia intenzione di voto. Io...
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ELEZIONI COMUNALI A GIUGLIANO, TUTTI I RISULTATI
Maisto al primo turno ha raccolto poco più di 15mila preferenze. In coalizione con lui otto liste, tra cui i quattro partiti di centrodestra: Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Udc. I rumors degli ultimi giorni davano come possibili alcuni apparentamenti con Pirozzi di alcune delle civiche a sostegno di Maisto, ma di accordi al secondo turno alla fine non ce ne sono stati né per l'uno né per l'altro. Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega hanno ufficialmente chiuso le porte a entrambi i candidati non fornendo indicazioni di voto ai propri elettori. «Siamo di centrodestra e non possiamo condividere programmi e progetti di candidati di centrosinistra» hanno detto. Per Maisto però «votare Nicola Pirozzi vuol dire contribuire a portare Giugliano fuori da vecchie, e ormai da superate, logiche locali. Significa dare una spinta diversa alla città, aprirci a una proiezione più efficace ad ogni livello istituzionale». Il sostegno è ben accolto dal segretario cittadino del Pd Antonio Gargiulo. «Maisto fa assumere alla coalizione di centrosinistra ancora maggiore consapevolezza sul compito e sul ruolo che dovranno avere la prossima maggioranza e la prossima amministrazione cittadina: rilanciare la politica, rilanciare un dibattito di profilo mettendo al centro Giugliano».
Non è rimasto in silenzio l'altro contendente alla carica di sindaco, Antonio Poziello, che in un duro post su Facebook definisce la coalizione di Pirozzi «armata Brancaleone». Con una serie di metafore e parodie, l'ex primo cittadino attacca a muso duro gli avversari. «Oramai la squadra di Pirozzi comincia a sembrare una minestra. Dal Pd ai Cinque Stelle a Caldoro. Un'ammescafrancesca, un guazzabuglio, un'orda degna del condottier da Norcia. Quel Brancaleone che le prova tutte e gliene riesce nessuna. Credo che una tale accozzaglia - aggiunge Poziello - non abbia precedenti nella storia recente di questa città e pochi altri in Italia. Topo, Maisto, Caldoro, De Magistris, Di Maio, Micillo, Vitiello, Francesco Mallardo, Luigi Guarino, Andrea Guarino, Tartarone, Di Gennaro, Giovanna e Nicky Palma, Pezzella. Ah, c'è pure Pirozzi. Gente che a vederli tutti nello stesso posto avresti chiamato in via precauzionale i carabinieri. Per il rischio che volassero le sedie, oltre agli insulti». Sui social si è scatenata la disputa tra i sostenitori dell'uno e dell'altro aspirante sindaco. «Mi sorprende sempre quanto impegno, quanti soldi, quanti sforzi ci mettano per farmi fuori - prosegue il post di Poziello -. Quanta violenza, verbale. Quanta cattiveria. Di cosa inventino, di cosa escogitino. Poi guardo le loro facce, ricordo le loro storie, gli interessi, gli appetiti, le aspirazioni. E i registi e gli ispiratori. E guardo i tanti intorno a me, le loro facce, le loro storie, i loro sogni. Quelli che non odiano nessuno. Che non tramano, non escogitano, non bramano. Quelli che desiderano solo realizzare un ossimoro: continuare a cambiare questa città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino