Elezioni a Napoli, Maresca tra civici e partiti: «Scontro sui leader alle municipalità»

Elezioni a Napoli, Maresca tra civici e partiti: «Scontro sui leader alle municipalità»
La notte dei lunghi coltelli. È in queste ore che si sta decidendo il futuro della coalizione di centrodestra. La tensione tra partiti e movimenti civici è ben oltre...

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La notte dei lunghi coltelli. È in queste ore che si sta decidendo il futuro della coalizione di centrodestra. La tensione tra partiti e movimenti civici è ben oltre i livelli di guardia. Il pomo della discordia restano le presidenze di Municipalità. I partiti vorrebbero mettere in campo dieci presidenti con il marchio di fabbrica di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega; le liste civiche vorrebbero una suddivisione equa, con 5 presidenze a testa. Alla fine si dovrebbe trovare una quadra, che comunque rischia di scontentare tutti e stare stretta alle civiche del candidato sindaco Catello Maresca. Su alcune Municipalità difatti c'è chi, come Essere Napoli, è pronta ad andare da sola. Allo stato attuale, con le trattative ancora in corso, e con cambiamenti repentini a ogni telefonata che viaggia sulla direttiva via Ponte di Tappia-quartier generali dei tre partiti, a Fi dovrebbero andare la prima (con l'uscente de Giovanni), la settima (con l'uscente Moschetti) e la sesta. Gli azzurri hanno chiesto anche la decima (Bagnoli-Fuorigrotta). In caso riuscissero a incassare il risultato lascerebbero candidare de Giovanni sotto il simbolo di Maresca. A FdI dovrebbero andare la seconda e la nona (Soccavo-Pianura), con il dubbio dell'ottava, che è al centro di una contesa con Essere Napoli (che propone Stefano Di Vaio presidente). Se non si riuscisse a chiudere sull'ottava, a Fi non andrebbe la decima, che passerebbe a FdI. A quel punto de Giovanni diventerebbe il candidato di bandiera forzista. La Lega tratta per la terza e la quarta Municipalità, ma potrebbe incassarne anche una soltanto. Alla quinta Maresca candiderà invece come presidente Angelo Pisani. Il rischio è che qualcuno potrebbe andare a dormire Papa, per risvegliarsi cardinale. 

Intanto dalla prefettura di Napoli è arrivata una pec agli avvocati di Hugo Maradona (Orlando e Buonocunto), con oggetto: «Avvio del procedimento» con il codice K10/C. Vuol dire che la pratica per la cittadinanza italiana richiesta dal fratello del Pibe de Oro è risultata idonea, manca però ancora il decreto del ministero dell'Interno. Certo un passo in avanti, che però non sblocca del tutto la situazione. «Candideremo Maradona, in attesa del decreto, ma Hugo ci sarà» afferma Enzo Rivellini, presidente di Napoli Capitale, che candiderà Maradona capolista. «Desidero precisare ha aggiunto Rivellini - che ho parlato personalmente con la dottoressa Laura Mangianti della segreteria degli Interni per sollecitare la decisione visto che mancano poche ore alla presentazione delle liste».

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Il Mattino