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Il dietrofront di Enrico Letta sulle primarie sembra essere davvero lo spartiacque di questa lunghissima campagna elettorale - si voterà a ottobre - per l'elezione del nuovo sindaco: «Sono uno strumento flessibile vanno usate dove servono e non sarebbe pensabile una scelta nazionale sulle primarie in tutte le città in cui si va al voto, ma vanno valutate in base alle specifiche situazioni locali». A interrogare il segretario del Pd sulle primarie sono stati i sindaci del Pd - anche quelli uscenti e direttamente interessati all'argomento perché intendono ricandidarsi - che hanno fatto chiarezza sullo psicodramma dell'Italia dei Comuni a trazione centrosinistra e dem. Una posizione - quella di Letta - che il giovane segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino aveva anticipato a Il Mattino già mercoledì e che consolida l'asse con Roma: a Napoli ci sarà un candidato unitario, ma non uscirà dalle primarie bensì dal tavolo del centrosinistra allargato al M5S. L'appuntamento è fissato per mercoledì. Quando per prima cosa si definirà il perimetro della coalizione e si firmerà un patto politico. Successivamente, ma a stretto giro - la volontà è di chiudere entro il mese - verrà deciso anche il candidato a sindaco. La terzina attualmente in campo è questa: l'ex ministro Gaetano Manfredi che pare sia quello più avanti, il presidente della Camera Roberto Fico e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enzo Amendola piddino doc. La schiarita arrivata da Letta non fa contenti tutti. Rasserena il governatore Vincenzo De Luca che le primarie non le voleva e che su Manfredi candidato non avrebbe nulla da dire, fa memorizzare ai centristi che la partita è aperta ma che 18 liste in campo come alle regionali che hanno svuotato il Pd nonostante la vittoria di De Luca a Napoli non si faranno mai. E scontenta i renziani di Italia Viva.
Gennaro Migliore - dopo le parole di Sarracino prima e di Letta dopo sulle primarie - ha visto rosso.
I dem guardano avanti e Sarracino e la sua squadra sono al lavoro per fare una lista del Pd forte che nelle intenzioni deve diventare il primo partito di Napoli. Anna Riccardi è l'ultima tentazione, anzi la prima e c'è pressing per convincerla a candidarsi. Proveniente dalla sinistra, molto impegnata nel sociale con la sua «Fondazione Famiglia di Maria» nel cuore della più degradata periferia est, ha creato un porto sicuro per gli ultimi. Ieri ci è andato Sarracino che su fb scrive: «Tra le tantissime cose che Anna ha realizzato per le periferie di Napoli c'è la realizzazione di una comunità energetica ecosostenibile realizzata con Legambiente e Fondazione con il Sud. Ecco la strada che la nostra città deve intraprendere in vista delle grandi opportunità che offrirà il recovery! Parleremo anche di questo agli Stati Generali dell'ambiente il 23 e 24 Aprile».
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