Stop a veleni e insinuazioni in una campagna elettorale che a San Giorgio a Cremano è divenuta a tratti incandescente. È l'appello lanciato a una settimana dal...
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«Negli ultimi giorni ho letto commenti di ultras da stadio con fedina penale sporca mettere in dubbio le azioni non solo dell'amministrazione, ma anche della mia persona, praticamente senza neanche conoscere un articolo della legge italiana. Ora basta! - tuona Zinno - Chi si è mosso con arroganza in città, faccia un passo indietro. Basta con gli attacchi ai dipendenti comunali, con la caccia agli avversari politici, con qualsiasi forma di violenza verbale e con gli appostamenti per spiare le mosse degli candidati rivali».
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Inevitabile un riferimento allo sfidante, l'ex alleato Giovanni Marino, già vicesindaco di Zinno e ora suo principale concorrente alla fascia tricolore: «Qualcuno ha annunciato che dedicherà "impegno" a verificare documenti quando sarà eletto. Da consigliere di opposizione avrà il tempo per farlo, trovando dall'altra parte un sindaco che, prima di lui garantirà legalità e trasparenza. Se tuttavia costui avesse condotto questa attenta analisi quando era amministratore avremmo evitato tanti problemi (che stiamo ancora provando a risolvere) e qualcuno che collaborava a stretto contatto con lui si sarebbe risparmiato procedure fastidiose. In tanti ora ricalcano il percorso delle comari di Bocca di Rosa: possono, al massimo, dare "buoni consigli", visto che noi non consentiamo più che diano il cattivo esempio».
Se possibile ancora più netta la stoccata in merito al siluramento dalla giunta di Marino nel 2017: «Per questo ho allontanato dal Comune, negli anni, qualche personaggio inaffidabile, di cui non condividevo e non condivido le scelte fatte e le frequentazioni personali. Il mio - chiosa Zinno - è un appello ed un auspicio, nell'interesse di un'intera collettività che non merita una chiusura di campagna elettorale con il clima avvelenato di questi ultimi giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino